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Pieraccioni: La felicità? “E’ una stanza a 36 gradi. Meglio la tranquillità”

La ricetta di Leonardo Pieraccioni. Il regista e attore toscano intervistato da Iacopo Gori per CorriereTv. Di seguito alcuni stralci della video intervista.

“La felicità? E’ una stanza a 36 gradi. Io non tendo alla felicità, tendo alla tranquillità, che invece è una stanza a 21/22…che è molto meglio perché la felicità il ‘troppo stroppia’ diceva la mì nonna, potrebbe essere anche troppo”.

“Quando torno a Firenze, quando sono con i miei amici da trent’anni, ora chiaramente con la mia figliola e la mia compagna…quello è uno stato di grazia che auguro veramente a tutti”.

“Sui giornali ho letto ‘il film buonista di Pieraccioni’, come dire non si vuole esse buoni, non è il buonismo è l’ottimismo!”.

“Il bicchiere vediamolo mezzo pieno perché se è mezzo vuoto ragazzi si va a gallina!! ‘Si va a gallina’ per gli amici non toscani vuol dire ‘è maiala’, questo l’ho capite tutti”.

“Non appena mi si vede accanto con una protagonista dotata di struttura molecolare non indifferente sembra il solito film. La protagonista del mio ultimo film ‘Finalmente la felicità’ è la musica – e non ditelo ad Ariadna Romero – quello è un marchio forte, come il Rosso Valentino. E come dire: ‘tu fai sempre il solito Rosso Valentino’, ma non ti limitare al colore guarda anche la forma dell’abito”.

“Una giornalista tempo addietro mi ha detto: ‘ma dove le scovi queste ragazze?’…ma io ormai sono un padre di famiglia, le scova solamente Roberto Bigherati che ha fatto il casting. Ne ha scovate 60! Pensa te, non lo riconosci più…è un cencio!”.

“Io ho la sindrome del cabarettista, il cabarettista imprestato al cinema quello vorrebbe sempre fare. Fare un film dove si ride con gli stessi ritmi del teatro”.

“I miei primi 46 anni, 47 a febbraio, sono volati in mezzo secondo. Non so proprio come fare per trattenere il tempo. Una volta ho provato a fare una cosa: a tentare di annoiarmi, ma non mi riesce! Non mi riesce annoiarmi pur non facendo nulla. Perché dici sai hai una vita dinamica, fai un sacco di cose, è chiaro che non ti annoi… Ma io non fo nulla!! Dalla mattina alla sera!! Quando non faccio il film…io esco dal sarcofago una volta ogni due anni e propongo il mio film”.

Clicca qui e visualizza l’intervista completa

 

 

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