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Gian Luigi Rondi: la SIAE un bene prezioso per il Sistema Cultura Italia

“Non spetta certo al Commissario Straordinario, nominato dal Governo, commentare le proposte parlamentari. La valutazione è del Governo. La risposta spetta certamente alla nostra base associativa che, tra pochi mesi, all’esito dell’approvazione del nuovo Statuto – su cui con i sub commissari stiamo lavorando – ricostituirà democraticamente gli ordinari organi sociali. Devo comunque ricordare che da sempre, grazie al patrimonio di conoscenza dei suoi dipendenti e dei suoi agenti mandatari, la nostra Società è la migliore, a livello internazionale, in termini di raccolta sul territorio del diritto d’autore, nell’interesse degli autori e delle imprese culturali, e che una pluralità di soggetti non significa determinare meccanicamente un miglioramento della qualità dei servizi.

Noi stiamo anche e soprattutto lavorando, con gli interventi messi in atto dal direttore generale, al perseguimento dell’equilibrio strutturale del bilancio, con provvedimenti che, purtroppo, richiedono sacrifici a tutte le componenti (dipendenti, dirigenti,mandatari, associati).

La SIAE è da 130 anni la casa degli autori e da 85 anche quella degli editori. E’ anche la mia casa visto che da molti anni sono iscritto alla SIAE.

Siamo certi che questi sacrifici sono necessari, cosi come quelli che il Governo sta chiedendo ai cittadini, per mettere in sicurezza la nostra casa. Quando ci sarà un equilibrio economico strutturale, monopolio o meno, tutti avranno comunque interesse a stare in questa che è e resterà la casa di chi crea e produce cultura”.

Gian Luigi Rondi, Commissario Straordinario della SIAE

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