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Festival delle Cerase 2012: Montaldo e Scola contro la distribuzione dei film italiani

“Motore è una parola che ho dimenticato. Non la so più dire. Ho provato a dirla, mi esce solo motorino”. Così Ettore Scola seduto tra gli spettatori del Cinema Nuovo Teatro di Palombara Sabina ha risposto a Giuliano Montaldo che domenica 19 febbraio, dal palco del Festival Cinematografico delle Cerase durante la presentazione del suo ultimo film “L’industriale”, lo invitava a tornare dietro la macchina da presa, proponendosi con forza come aiuto-regista.

“La tua impronta la voglio vedere sempre. Quando è che torni a dire motore?”. Ma nonostante la risposta negativa di Scola – che con il film narrativo “Concorrenza sleale” ed il documentario “Gente di Roma”, sembra aver voluto concludere definitivamente la sua carriera cinematografica – l’attesa degli spettatori non muore mai. Del resto, il cinema è un sogno e la speranza di vedere sul grande schermo ed in concorso al Festival delle Cerase un nuovo film firmato Scola nessuno è disposto a perderla.

Giuliano Montaldo durante l’incontro ha criticato il sistema di distribuzione dei film italiani. Dal palco della piccola sala cinematografica di Palombara Sabina il regista del film “L’industriale” non nasconde la sua amarezza. “Più precario di uno che fa il cinema non c’è. Soprattutto quando il film te lo distribuiscono come questo”. “L’industriale” era stato presentato Fuori Concorso, nella Selezione Ufficiale del Festival Internazionale del Film di Roma lo scorso ottobre. “C’era stato un dibattito interessante. Si partecipa ad un Festival – ha spiegato Montaldo – per uscire nelle sale qualche giorno dopo. Invece, lo hanno lasciato in un cassetto per molto tempo”. La sua pellicola interpretata da Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini, infatti, è arrivata nelle sale cinematografiche lo scorso 13 gennaio in sole ottantacinque copie. Al pubblico del Cinema Nuovo Teatro di Palombara Sabina il regista genovese ha raccontato la sua lotta per cercare di promuovere, con la moglie Vera, il film in giro per l’Italia. “Dovevo fare Benvenuti a Torino e non L’industriale”, ha scherzato con tono amaro.

A fargli eco anche Ettore Scola, che domenica ha partecipato alla proiezione ed al dibattito con il regista in programma nella piccola sala della provincia romana. “Ormai la distribuzione italiana non ammette neanche un raffreddore o un’influenza. Quando il film era uscito – ha dichiarato Scola – mi ero promesso di andarlo a vedere, ma avevo la bronchite. La settimana dopo ero guarito, ma il film non era più nei cinema. Se non c’era questa occasione lo avrei perso. Non amo vedere i film in DVD, si televisizzano. Il rapporto con un DVD è diverso rispetto ad uno schermo grande”.

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