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Il Teatro Valle Occupato risponde ad Alemanno

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Teatro Valle Occupato in risposta alle dichiarazioni del sindaco di Roma Gianni Alemanno.

In questi 4 anni l’amministrazione Alemanno, tagliando fondi senza nessuna progettualità, non è stata capace di proporre alcuna politica culturale.

Se Roma da un anno conosce un nuovo risveglio culturale è grazie all’attività e alla cura che un’intera comunità svolge all’interno del Teatro Valle.

Da dieci mesi migliaia di cittadini sostengono e partecipano attivamente all’occupazione poiché si rendono conto che questa esperienza è il simbolo della rinascita culturale e civile del nostro Paese: se Alemanno considera illegale l’esperienza del Teatro Valle, significa che considera illegali le migliaia di cittadini che stanno rendendo possibile questo progetto costituente. Dopo solo 2 mesi, più di 2200 cittadini sono diventati soci fondatori della Fondazione Teatro Valle Bene Comune. Tra questi artisti, compagnie e prestigiose istituzioni culturali italiane ed europee.

Attaccare il Valle sminuendolo a un’azione di pochi significa attaccare e non ascoltare quello che il mondo del teatro e della cultura esprime.

La dichiarazione di Alemanno arriva fuori tempo massimo: non si tratta più soltanto di dire ‘no’ alla privatizzazione – questa è stata la prima vittoria dell’occupazione, oltre alla capacità di rimettere al centro del dibattito pubblico l’importanza della cultura, delle arti, delle drammaturgie e della contemporaneità.

In questo anno l’amministrazione non ha saputo contrapporre alcuna soluzione convincente, mentre i lavoratori dello spettacolo hanno elaborato una proposta concreta e realizzabile nonché rivoluzionaria: la Fondazione Teatro Valle Bene Comune è un’alternativa reale al sistema esistente.

Cittadini e lavoratori della cultura sono stanchi di nomine cadute dall’alto e con un atteggiamento personalistico, come se la cosa pubblica fosse una questione privata del signor Alemanno.

Invitiamo Giorgio Albertazzi a sottrarsi al gioco delle nomine e all’ingerenza politica e a confrontarsi con le ragioni di questa lotta che ha anche un forte valore generazionale e innovativo.

Come cittadini, artisti e lavorati dello spettacolo siamo piuttosto interessati a sapere che fine hanno fatto 1.200.000 euro stanziati nel bilancio comunale per la stagione del Valle – denaro pubblico e dunque di tutti – che l’amministrazione ha risparmiato.

Se l’amministrazione è sinceramente interessata alla cittadinanza attiva l’unica cosa che può fare è ascoltare quello che la cittadinanza stessa propone.

Teatro Valle Occupato

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