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Ciak, si gira in Puglia! “Il ragioniere della mafia” con Flaherty, Sperandeo e Mahieux

Per due settimane, da lunedì 28 maggio fino a sabato 9 giugno 2012, la città di Brindisi ospita parte delle riprese del film “Il ragioniere della mafia” di Federico Rizzo, tratto dall’omonimo romanzo di Donald Vergari (noto al pubblico televisivo come inviato di “Striscia la Notizia”), con Lorenzo Flaherty, Tony Sperandeo ed Ernesto Mahieux (David di Donatello per “L’imbalsamatore” nel 2001). Tra i ruoli femminili, grazie alla collaborazione con Patrizia Mirigliani e la struttura di Miss Italia, saranno nel cast anche Francesca Testasecca (Miss Italia 2010) e Alessia Tedeschi (Miss Sorrisi e Canzoni Tv 2011).

Le riprese del lungometraggio inizieranno da lunedì 21, per una settimana fino a sabato 26 maggio, dalla Basilicata (Calvella, in provincia di Potenza), per poi spostarsi in Puglia, in America (New York e Miami) e Sudamerica.

Il film, prodotto dalla Elleffe Group con l’assistenza di Apulia Film Commission, è ambientato a Milano e racconta la storia di Angelo Bianco (Lorenzo Flaherty). Un ragioniere di trent’anni, di origini pugliesi, che a Milano, nei giorni nostri, riceve una “una proposta che non può rifiutare” e che lo porterà a gestire i profitti, su scala mondiale, di una holding formata dalle maggiori organizzazioni criminali italiane.

Angelo accetta questa nuova esistenza come un condannato a morte ma, col tempo, subirà anche il fascino di un potere mai immaginato prima e, coordinando operazioni sempre più rischiose e oltraggiose, si ritroverà a vivere momenti al limite del surreale. Nemmeno la sfida con i narcotrafficanti colombiani e la riorganizzazione di un vero e proprio piano di marketing per superare la crisi del dopo Falcone e Borsellino, saranno sufficienti a placare la sua voglia di andare sempre oltre le regole del gioco. Il ragioniere è nato libero e vuole morire libero, la sua ultima grande sfida sarà quella di uscire vivo dalla Mafia.

Un film che, pur raccontando un dramma dei nostri giorni, vuole giocare sul filo dell’ironia e del grottesco, di una realtà che continua ad esistere ed imperversare nel nostro Paese e nel mondo.

 

 

 

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