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Arriva nelle sale “Un mostro a Parigi”, con le voci di Arisa, Raf, Brignano, Decaro, Mattioli e Borioni

Esce nelle sale italiane giovedì 22 novembre 2012 “Un mostro a Parigi”, il film d’animazione in 3D, campione di incassi in Francia, prodotto da Luc Besson e diretto da Bibo Bergeron (già autore di “Shark Tale” e “La strada per El Dorado”).

“Volevo raccontare una storia che affrontasse il tema della paura dello straniero, e ho scelto un mostro per farlo – ha dichiarato il regista – La mia prima idea era quella di realizzare un film su un vampiro, poi l’idea di una pulce gigante, anche se è stato difficilissimo creare Francoeur, perché viste al microscopio le pulci sono qualcosa di orribile. Così ho lavorato tanto su questo personaggio cercando di dargli una grande umanità e per renderlo più tenero ho voluto dare al suo volto la forma di un cuore”.

Distribuito dalla Sunshine Pictures il film è ambientato nella Parigi del 1910, ricostruita nei minimi dettagli, dove inizia la disavventura di questa mostruosa creatura, nata accidentalmente in laboratorio dove Raul, lo strampalato fattorino, pasticcia con sieri e provette. Il Mostro che altro non è che una pulce gigante, alta più di due metri, gira per la città seminando il panico, finché, braccato da tutti, si rifugia dietro le quinte del club L’Oiseau Rare, dove abitualmente si esibisce la bella Lucille. Capace di andare oltre l’apparenza, la stella del cabaret scoprirà che l’enorme pulce non solo è inoffensiva, ma canta con una voce meravigliosa, dovuta sempre all’esplosione nel laboratorio. I due cominciano quindi ad esibirsi insieme, ma dovranno fare i conti con il perfido prefetto, Maynott intenzionato ad uccidere il mostro per incrementare la sua popolarità e diventare primo cittadino di Parigi.

Musicato da Mathieu Chedid, a dare voce agli eccentrici protagonisti nella versione italiana sono Arisa, Raf, Enrico Brignano, Enzo Decaro, Maurizio Mattioli e Simona Borioni.

Arisa è la tenera Lucille: “Pur avendo visto per la prima volta Un mostro a Parigi in inglese, non mi è stato difficile comprendere la storia perché le immagini di questo film sono universali, capaci di emozionare immediatamente. Credo che non sia un cartone indirizzato soltanto ai bambini, ma è una storia che contiene un messaggio fondamentale sull’accettazione della diversità, che ritengo importantissimo”.

Raf è Francoeur il mostro dalle grandi doti canore: “Spero che guardando questo cartone animato i bambini e i loro genitori comprendano che è sbagliato giudicare basandosi sulle apparenze, ma bisogna sempre approfondire la conoscenza con il diverso. A differenza delle grandi produzioni animate americane, che mirano a stupire con gli effetti speciali, questo piccolo gioiello francese punta direttamente al cuore dello spettatore”.

Enrico Brignano è l’eccentrico Raoul: “Sono Raul un romantico tuttofare imbranato…mi sono divertito tanto a doppiarlo perchè è molto lontano da quello che sono nella realtà. I cartoni ci piacciono molto perchè abbiamo la sensazione, nelle due ore che siamo al cinema, di abbandonarci a quelle fantasie che non sono più nostre. Abbiamo necessità di realtà ma anche bisogno di fantasia, di viaggiare con l’immaginazione, con i propri sogni”.

Enzo Decaro è il proiezionista sognatore Emile: “Il mio personaggio ha un grande amore per il cinema e passione per la Settima arte in generale che si nota in tutta la realizzazione di Un mostro a Parigi. È un’opera dotata di una raffinata struttura cinematografica che può essere apprezzata anche dagli adulti. Guardando questo cartone si capisce come l’accoglienza è un valore fondamentale per la nostra società, e che la diversità non è una minaccia, bensì un’opportunità”.

Maurizio Mattioli è il cattivissimo Maynott: “Al cinema, vista la faccia che mi ritrovo, mi fanno impersonare sempre il ruolo del buono, fare il doppiatore mi diverte molto perché mi consente di mettermi nei panni anche dei cattivi, come avviene in Un Mostro a Parigi. Qui interpreto un prefetto corrotto e malvagio, che vuole sfruttare l’alluvione del 1910 e la paura del mostro per essere eletto sindaco di Parigi. Si tratta di un vero e proprio maneggione, del resto non è che nella politica italiana manchino gli esemplari di questo genere… “.

Simona Borioni la dolce Maud: “In questo film mi cimento in un ruolo insolitamente dolce per me, tanto che avevo paura di non essere in grado di trasmettere la delicatezza del personaggio, ma alla fine credo di esserci riuscita grazie anche ai fondamentali consigli del direttore del doppiaggio Roberto Chevalier”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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