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Materiali d’amore: primo step del film partecipato “Oggi insieme domani Anche”

Dal 7 al 13 gennaio su MYMOVIESLIVE la prima rassegna web curata da Anna Maria Pasetti e Antonio Pezzuto e realizzata nell’ambito del progetto “Oggi insieme domani Anche” – film partecipato, in collaborazione con Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, MYmovies.it e Zooppa.it.
Ogni giorno film diversi e dal 14 fino al 27 gennaio si replica.
Un percorso nel tempo di immagini e documentari che hanno indagato la realtà attraverso la chiave dell’amore e dei rapporti umani. Partendo dalle immagini dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, di Nanni Loy, Pietro Nelli, Ansano Giannarelli, documentari dagli anni ’90 ad oggi, fino ad arrivare all’ultima serata con la proiezione di cortometraggi e inchieste inedite realizzati nell’ambito del nostro prossimo film partecipato “Oggi insieme domani Anche”.

“Oggi insieme domani Anche – si legge in una nota – è un’inchiesta sull’amore ai nostri tempi. Attraverso riti collettivi e personali quali matrimoni, cerimonie e anniversari, l’obiettivo è di restituire un possibile ritratto del nostro Paese. Invitiamo quindi i partecipanti a tracciare una breve storia della vita sentimentale di una coppia, di un singolo, di una comunità, partendo da foto e filmini di famiglia, che riprendono festeggiamenti di unioni di diverso tipo (laiche, cristiane, omosessuali e tra persone di diversa età, etnia, religione). Può essere la propria storia, quella dei genitori, di amici o sconosciuti, per raccontare non solo come oggi sono cambiati l’amore e le sue espressioni, ma anche il momento della sua fine o l’avvio di una nuova vita sentimentale dopo un’importante e quasi sempre dolorosa separazione. Suggeriamo, ad esempio, di partire da filmini di matrimonio e di comporre, attraverso le testimonianze degli ospiti, un mosaico di riflessioni sull’amore e di raccontare storie di separazioni (ad esempio genitori con figli dall’altra parte del mondo, oppure esperienze estreme come quelle delle suore di clausura che scelgono di unirsi con Dio) o ancora di fare piccole inchieste in luoghi di raduno: fuori le chiese, nei giardini pubblici, nelle piazze delle nostre città. Desideriamo porre anche l’attenzione sulle separazioni, troppo spesso traumatiche, e sulle storie di famiglie allargate in grado di continuare a ‘stare insieme’ anche dopo che l’amore è finito”.

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