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“Anija” (La Nave) approda in sala

Dal 5 marzo fino a giugno 2013 il film di Roland Sejko, inserito nella rassegna “L’Italia che non si vede”, verrà presentato in numerose sale italiane. Il film ha già raccolto straordinari apprezzamenti al Torino Film Fest il 25 novembre scorso.

Nei primi giorni di marzo del 1991, all’orizzonte della costa Adriatica dell’Italia meridionale fecero la loro apparizione fantasmagorica alcune navi che con il loro carico umano hanno segnato l’inizio di quello che sarebbe stato chiamato “l’esodo degli albanesi”. Chi erano quelli sulle navi? Da che paese partivano? E dove sono oggi, 20 anni dopo?
A differenza di altri documentari che si sono occupati del tema concentrandosi sull’approdo nei porti italiani, questo si focalizza soprattutto sulla partenza delle navi, cercando di approfondire le ragioni della fuga, e raccontando per la prima volta “l’arrembaggio” delle imbarcazioni. Materiali assolutamente inediti, foto e filmati di repertorio documentano inoltre gli anni oppressivi del regime comunista finito come gli altri dell’Europa orientale dopo la caduta del muro di Berlino.

Roland Sejko. Laureato a Tirana, Roland Seiko nel 1991 fugge dall’Albania a bordo di una delle navi del grande esodo per stabilirsi a Roma dove, dal 1995, lavora presso l’Archivio Storico dell’Istituto Luce. Nel 2008 realizza come sceneggiatore e regista il suo primo documentario, “Albania il paese di fronte”. È stato per molti anni direttore responsabile di Bota Shqiptare, l’unico periodico in albanese pubblicato in Italia.

 

 

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