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Arriva il numero 3 di 8½ con un’inedita lettera di Aldo Moro a Giulio Andreotti

Arriva il numero 3 di 8½, la rivista realizzata da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con ANICA e Direzione Generale Cinema-MiBAC, con la consueta domanda in copertina: “Perché in Italia c’è ancora tanta paura del successo?”.

“Il tema del successo, naturalmente, è declinato al mondo del cinema – si legge in una nota di Istituto Luce-Cinecittà – Il termine ‘commerciale’, nel nostro paese, fin troppo spesso viene considerato un epiteto negativo, quasi infamante, nei confronti di un prodotto, contribuendo alla difficoltà di mettere insieme quantità e qualità. Mentre la riuscita de ‘La migliore offerta’ di Giuseppe Tornatore sembra voler dimostrare che è possibile realizzare in Italia un film dal respiro e dalle aspirazioni internazionali, di alta qualità visiva e apprezzato dal grande pubblico. Di questo e di altro si parla nell’editoriale del direttore Gianni Canova, e il tema viene poi approfondito con gli interventi di tre cineasti come Fausto Brizzi, Maurizio Nichetti e Roberta Torre. Proviamo a individuare – ironicamente – con Angelo Pannofino quali sono gli ingredienti per realizzare un film italiano che piace alla critica, poi chiediamo a registi e produttori quali sono i motivi che determinano i grandi successi e i grandi flop, con dieci domande. Tra gli altri, a rispondere, ci sono Carlo Verdone, Dario Argento, Marco Bellocchio, Michele Placido, Tilde Corsi, Angelo Barbagallo.

Ma i film si fanno soprattutto per il pubblico. E cosa accade quando il pubblico è insoddisfatto? Qualche volta, invece di limitarsi a lamentele, i ‘fan’ impugnano una videocamera e realizzano da soli la pellicola dei sogni, non temendo di affrontare con pochi mezzi la resa di franchise che al cinema richiedono grossi sforzi economici, da Spider-Man a Batman a Star Wars, e lo spazio Innovazioni è per l’appunto dedicato al curioso fenomeno del proliferare in rete dei cosiddettifan-film.

Altra chicca del numero di marzo è l’inedito scoperto nell’archivio della Direzione Generale Cinema del MiBAC: la lettera che nel luglio del ’49 l’allora sottosegretario agli Affari Esteri Aldo Moro indirizzò al sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Spettacolo Giulio Andreotti, con la richiesta di risorse per realizzare, con lo strumento offerto dai cinegiornali, un programma di sostegno all’emigrazione.

Il Focus su una cinematografia straniera è dedicato stavolta al cinema russo: non solo Sokurov ma anche tanti documentari per raccontare un paese in rapida trasformazione”.

L’elenco completo dei punti vendita dove trovare 8½ è disponibile sul sito ufficiale, www.8-mezzo.it.

 

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