Franco Battiato gira “Attraversando il Bardo” un documentario dedicato al tema della morte nelle diverse tradizioni spirituali d’Oriente e d’Occidente. “Lo fa con un linguaggio che alterna gravità e leggerezza – spiega l’ufficio stampa del film – e che dalla fine prende spunto per indagare il senso più profondo della vita e della ricerca esistenziale”.
Il titolo rimanda al “Bard Todol”, il testo più noto della letteratura tibetana che ritorna a ispirare la poetica del carismatico musicista siciliano.
Il documentario prevede i contributi, tra gli altri, di Manlio Sgalambro, Stanislav Grof, Geshe Gelek, Lama Monlam, e una performance di Cristina Coltelli, “donna Arlecchino” del teatro italiano, che introduce una nota di leggerezza nella struttura narrativa.
Le riprese sono iniziate a giugno con esterni realizzati in una Sicilia insolita (le Cave di Cusa e i paesaggi dell’altopiano dell’Argimusco, una vasta zona sui Nebrodi segnata dalla presenza di dolmen e menhir di grande suggestione) e proseguiranno nelle prossime settimane.
“Attraversando il Bardo” è prodotto dalla Arco Produzioni srl con il sostegno di alcuni sponsor tecnici e la produzione esecutiva di Fabio Bagnasco e Massimiliano Pollina.