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Nasce la Writers Guild Italia, prima assemblea dei soci fondatori

Roma, 24 ottobre 2013 – Mancava in Italia e adesso c’è: una Writers Guild. Da oggi gli sceneggiatori italiani hanno un’associazione, spiccatamente sindacale, che ha tutta l’intenzione di riportare la categoria al centro del processo creativo dell’audiovisivo, con un controllo efficace sul proprio prodotto, durante le fasi di realizzazione, e un futuro diritto partecipativo agli utili nelle vendite della loro opera.

La Writers Guild Italia è nata il 22 luglio 2013 e oggi ha tenuto la Prima Assemblea dei Soci Fondatori, da cui è uscito il primo Board che resterà in carica i prossimi due anni.

“La Writers Guild Italia – si legge in un comunicato stampa – inizierà da subito la dura battaglia per far via via applicare, su tutti i contratti di scrittura di soggetti e di sceneggiature, che siano per il cinema, la tv e il web, le dieci regole che si sono dati, i dieci principi che trasformano in clausole il riconoscimento della loro professione. Nessuno lo dice, ma al momento nessuno dei contratti che vengono abitualmente firmati tra produzione e sceneggiatore rispetta nella sua essenza il dettato giuridico della Legge sul Diritto d’Autore”.

“Se il contratto è specchio del ruolo che l’autore ha nel sistema di produzione culturale e nella società – dichiara il Garante del neo sindacato, l’avv. Guido Scorza – i Vostri contratti raccontano – con formule talvolta ambigue ma dal significato ineludibile – di un ruolo progressivamente svilito, ridimensionato e, forse, persino offeso”.

“Il risultato – si legge ancora nel comunicato – è la pessima fiction che va in onda, le sceneggiature ‘abborracciate’ dei film italiani come le ha definite questa estate, Alberto Barbera, il direttore della Mostra Cinematografica di Venezia, il cedimento del botteghino e di importanti fasce di audience, ai prodotti stranieri”.

“Sta a noi scrivere la nostra storia”, ha affermato Jean-André Yerlès de La Guilde francese che è venuto da Parigi per portare il sostegno dei colleghi d’oltralpe alla nuova WGI.

Auguri e aperte dichiarazioni di simpatia e di sostegno sono arrivate un po’ da dovunque, dall’Inghilterra, dal Belgio dalla Federazione Europea degli sceneggiatori: soprattutto, con un video, è arrivata in appoggio alla nuova formazione degli italiani, la voce di Chris Keyser, presidente della WGAW, la potente Writers Guild d’America che il film “Argo”, ha ormai per sempre definito come più temibile degli stessi ayatollah khomeinisti.

“Niente più bisbigli, ci faremo sentire”. Questa la proposta di Carlo Mazzotta che, a nome del nuovo Board, ha presentato il programma del prossimo biennio. Piccoli gruppi vivaci autogestiti, che comunicheranno quotidianamente su internet, che raccoglieranno nuovi dati, che terranno d’occhio il rispetto dei tempi di pagamento, che faranno rete tra gli agenti, che difenderanno il riconoscimento della professione attraverso credits adeguati, che soprattutto alimenteranno le nuove voci del web dove si annuncia il futuro.

 

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