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I più bei film del 2013

Top 10 e Top 5 dei film italiani.

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È un bilancio positivo in termini economici e non solo, quello dell’anno cinematografico che sta per concludersi. Nonostante la crisi economica ed il fisiologico calo dei guadagni rispetto ad annate più fortunate, gli incassi del 2013 sono stati soddisfacenti, ci dice dall’Anica il vice presidente Luigi Lonigro, grazie soprattutto allo straordinario successo di Checco Zalone con “Sole a catinelle”, che viaggia ormai verso i 52 milioni di euro, ma anche a “Il Principe Abusivo” di Alessandro Siani, “La migliore offerta” di Giuseppe Tornatore e al film d’animazione “Cattivissimo Me 2”.

Sul piano della qualità non sono mancate pellicole degne di nota, in cui non si può fare a meno di notare in questa classifica, la significativa presenza della cinematografia francese, che ha sfornato alcuni dei titolo più belli dell’anno (almeno secondo chi scrive).

La classifica che segue (e da cui a malincuore restano fuori alcuni notevoli lavori) è più che altro un elenco dei 10 migliori titoli dell’anno e prende in considerazione la data di uscita italiana del film.

Buona lettura e Buon 2014!

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LA TOP 10

1. “Holy Motors” di Leos Carax. Al primo posto senza ombra di dubbio, il film più sorprendente dell’anno. Un’esperienza filmica intensa ed originale che non lascia indifferenti e riflette sull’identità e sul cinema. Coraggioso, delirante e folle. Primo posto nella speranza che ci siano più film capaci di stupirci.

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2. “Venere in pelliccia” di Roman Polanski. Uno dei film più belli non solo del 2013 ma dell’intera filmografia di uno dei più importanti maestri della settima arte. Un’opera teatrale brillante, ritmata, ironica, con dialoghi stratificati, ricchi di citazioni, vivaci e taglienti, che gioca con la seduzione ed il continuo ribaltamento dei ruoli, riflettendo sul rapporto tra regista e attore e sull’eterno conflitto uomo-donna. Splendidamente interpretato dai soli Mathieu Amalric e dalla moglie di Polanski Emmanuelle Seigner.

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3. “Philomena” di Stephen Frears. Ispirato alla storia vera di una donna che dopo decenni va alla ricerca del figlio che fu costretta ad abbandonare da giovane, “Philomena” è uno dei film più emozionanti degli ultimi anni capace di commuovere e far sorridere allo stesso tempo. Un’altalena emotiva che coinvolge lo spettatore, regalando dialoghi brillanti e divertenti, ricchi di british humor.

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4. “Il Grande Gatsby” di Baz Luhrmann. L’eccentrico regista austrialiano ha portato sul grande schermo una nuova e sfarzosa versione del celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald, condendolo con un’accattivante colonna sonora ed un’estetica scintillante. Protagonisti gli ottimi Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan e Tobey Maguire.

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5. “Django Unchained” di Quentin Tarantino. Il vulcanico regista ha firmato un’originale mix di western ironico e blaxploitation ispirato allo spaghetti western di Sergio Corbucci, con cui però non ha nulla in comune. Anche se distante dai livelli raggiunti con film cult come “Le Iene”, “Pulp Fiction” e “Kill Bill”, Tarantino conferma il suo irresistibile appeal.

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6. “La vita di Adele” di Abdellatif Kechiche. Il film che ha conquistato la Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes. Una storia d’amore omosessuale intensa, vitale e dolorosa, splendidamente interpretato dalle giovani Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux.

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7. “Rush” di Ron Howard. L’adrenalinica messa in scena della rivalità tra due grandi campioni della Formula 1 Niki Lauda e James Hunt con le ottime interpretazioni di Daniel Brühl e Chris Hemsworth. Un film entusiasmante sulla rivalità sportiva e sulle sfide della vita.

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8. “Blue Jasmine” di Woody Allen. Un film ironicamente triste (come recita lo stesso titolo) ma certamente uno dei migliori nell’altalenante produzione di Woody Allen che, a quasi 80 anni, è ancora capace di regalarci opere degne di nota. Un film che conferma la pessimistica visione della vita del regista, intento a ritrarre una donna intrappolata in sé stessa e senza possibilità di evolversi o adattarsi in maniera determinante e coraggiosa ai cambiamenti della sua vita.
Protagonista, con molte chance di essere candidata all’Oscar, una strepitosa Cate Blanchett.

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9. “Still life” di Uberto Pasolini. La toccante e malinconica storia di un impiegato del Comune incaricato di trovare il parente più vicino di chi è morto da solo è una delle perle cinematografiche del 2013. Un piccolo film semplice e commovente, interpretato da un magnifico Eddie Marsan.

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10. “Gravity” di Alfonso Cuarón. Chiude la top ten del 2013 un film che, pur non brillando per l’originalità della trama, non poteva esserne escluso per l’esperienza immersiva che regala allo spettatore, anche grazie ad un’eccezionale 3D. Di fronte all’oscurità dell’universo e privo di coordinate spazio-temporali anche lo spettatore, come i protagonisti Sandra Bullock e George Clooney, resta in balia dello spazio, inghiottito nello schermo nero da angoscianti sentimenti di impotenza, solitudine e paura.

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LA TOP 5 DEI FILM ITALIANI

1. “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Nella precedente classica starebbe in quarta posizione ma, dato l’attento occhio che RB Casting dedica al cinema italiano, non può non essercene una dedicata ai film di casa nostra. Classifica in cui, piuttosto ovviamente, domina. Il film è il ritratto di una società romana vacua, indolente, disfatta e prepotentemente concentrata sull’affermazione individualistica. Un caleidoscopio amaramente divertente di personaggi decadenti, kitsch, squallidi, volgari e freak interpretato da uno splendido e variegato cast che include Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Roberto Herlitzka e Carlo Buccirosso.

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2. “La mafia uccide solo d’estate” di Pif. Al secondo posto dei più film italiani più sorprendenti del 2013: il brillante esordio alla regia di Pierfrancesco Diliberto, alias Pif. Un mix di dramma e romanticismo con cui si narrano i più sanguinosi eventi mafiosi della nostra storia recente attraverso l’educazione civile e sentimentale di un ragazzo, in perfetto equilibrio toni comici e drammatici.

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3. “Via Castellana Bandiera” di Emma Dante. Al terzo posto un altro esordio cinematografico: quello della regista teatrale Emma Dante, presentato in concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia dove la comprimaria Elena Cotta ha vinto la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile. Istantanea di un paese immobile e di un’umanità troppo arroccata nei propri bisogni e nelle proprie sofferenze per vedere o considerare quelle altrui.

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4. “Viva la libertà” di Roberto Andò. Passione e leggerezza in un film che cerca di raccontare la politica tra realtà e speranze con l’inedita ed efficace coppia Toni Servillo – Valerio Mastandrea. Una riflessione su quello che la politica è quello che forse dovrebbe essere.

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5. “Miele” di Valeria Golino ex-aequo “Viaggio sola” di Maria Sole Tognazzi.
Il primo è l’esordio alla regia difficile, rischioso e coraggioso di un’attrice apprezzata anche a livello internazionale, che affronta il delicato tema dell’eutanasia e del suicidio assistito.
Il secondo è una commedia con un’insolita protagonista: una single 40enne che lavora come ispettrice di alberghi di lusso. Il ritratto di una donna che sceglie di non avere una famiglia raccontato attraverso uno sguardo scevro da moralismi e cliché.

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