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CReSCo: cancellata la stagione del Palladium, “un’altra occasione persa”

Riceviamo e inoltriamo 

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È ormai ufficiale la cancellazione della stagione del Teatro Palladium gestita da dieci anni dalla Fondazione Romaeuropa, in conseguenza dei tagli ripetuti ai finanziamenti per l’anno 2013 e dell’incertezza totale per il 2014: è un fatto grave per il mondo della scena contemporanea romana e nazionale.

Noi di CReSCo, che abbiamo appena avviato con i nostri nuovi amministratori di Regione Lazio e Comune di Roma una stagione di incontri e occasioni di confronto, constatiamo che la cancellazione della stagione del Palladium non è un fatto isolato, certo il più evidente, quello che trova spazio sui giornali ed echi molteplici tra gli operatori nazionali e internazionali, ma è l’avvenimento finale di una stagione, in cui molte strutture si sono viste costrette a dimezzare festival e manifestazioni, in cui molte stagioni sono tenute in vita con l’auto-produzione che equivale all’auto-sfruttamento, in cui sembra sempre più difficile che la parola contemporaneo entri di diritto tra le priorità di chi è preposto alla gestione della politica culturale.

Negli ultimi anni, a Roma, nuovi spazi sono stati aperti e chiusi, riaperti e affidati senza che fosse mai chiara la progettualità perseguita, né tanto meno il disegno della politica culturale della città. Molti di questi spazi, poi, hanno terminato anzitempo le loro attività.
Viene spontaneo chiedersi dove porti questa attitudine alla “non – costruzione”, se non a mantenere ogni attività indefinita e precaria, impedendogli di crescere, impedendo l’affermazione di professionalità, di progettualità concrete, restituendo alla città solo una parvenza di movimento e, nella realtà, favorendo solo una stanca discesa verso il dilettantismo.

Con l’occasione, dunque, CReSCo chiede a Comune di Roma e Regione Lazio:
1 – l’avvio della Consulta permanente Comune – Regione – Associazioni di categoria e Operatori del settore, di cui si è ripetutamente parlato, dove si entri nel vivo di una discussione sul sistema dello spettacolo dal vivo cittadino e regionale;

2 – di avviare un vero ragionamento prospettico in vista di una progettualità basata su assegnazioni triennali a partire dal triennio 2015-2017 (con gli opportuni correttivi per alcune iniziative che è bene che restino annuali, come quelle promosse dalle nuove realtà);

3 – di inserire nel ragionamento in corso anche il tema degli spazi metropolitani destinati al contemporaneo, della produzione e quello delle Residenze: quest’ultima prospettiva è sempre più centrale nelle politiche culturali internazionali e ci auguriamo lo sia anche nei nuovi Decreti Ministeriali;

4 – di evitare in tutti i modi che anche il teatro Palladium finisca nella gestione diretta di Zetema, una struttura che già accentra su di sé una parte enorme della gestione delle attività culturali della città di Roma: sollecitiamo invece l’apertura di un dialogo con la Fondazione Romaeuropa per individuare al più presto possibili vie affinché si possa strutturare un progetto sostenibile e far partire così la stagione del teatro.
Oggi, con l’annullamento di questa stagione, Roma è più povera. Più povera di contemporaneo.
E tutti noi che ai linguaggi e nelle pratiche contemporanee, alla loro complessità e alle loro infinite declinazioni, dedichiamo il nostro lavoro quotidiano e il nostro orizzonte ideale, siamo oggi più fragili.
A Roma resta ormai poco, oltre alla sua memoria archeologica. Città stanca dei suoi fallimenti. E sempre più lontana dall’Europa.

Roma, 27-12-2013

CReSCo – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea

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C.Re.S.Co. è un organismo nazionale che raccoglie e rappresenta 128 tra professionisti, strutture e festival che utilizzano i nuovi linguaggi della scena e si e posto e si pone quale interlocutore propositivo presso le istituzioni nazionali (MiBACT) e le loro declinazioni territoriali deputate a legiferare in materia, facendosi portavoce di istanze collettive. www.progettoCReSCo.it

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