Riceviamo e inoltriamo
L’ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici, lancia nuovamente un grido d’allarme per la salvezza di Cinecittà.
Dopo più di due anni di licenziamenti e di riduzione degli stipendi dei lavoratori e a seguito di un totale abbandono delle costruzioni, delle apparecchiature tecniche e delle aree verdi di via Tuscolana, con la chiusura di ogni qualsiasi attività cinematografica, lo storico Stabilimento è votato alla distruzione.
Cinecittà sta morendo culturalmente e fisicamente. E gravi sono il silenzio e l’indifferenza della politica nei confronti di un progetto speculativo che si propone di edificare su un terreno, sul quale, ricordiamolo, è stato costruito il primo stabilimento cinematografico in Europa nel XX secolo e che ha dato all’Italia e al mondo intero esempio di alta professionalità artigianale, artistica e culturale, diventando così patrimonio dell’umanità.
La perdita di lavoro dei dipendenti e la perdita di un simbolo (e di un marchio) dell’Italia nel mondo, non sono accettabili.
L’ANAC si impegna con determinazione a promuovere un progetto immediato di manutenzione e una proposta di rinnovo e di rilancio che veda presto il ritorno di Cinecittà a punto di riferimento del cinema mondiale e, naturalmente, del cinema italiano.
Nell’immediato, per chiedere al Ministro Franceschini che Cinecittà torni a vivere del suo lavoro, anche l’ANAC parteciperà Mercoledì 19 Marzo, ore 15.00, alla manifestazione in Via del Collegio Romano a Roma.