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L’EFA incita l’Europa a supportare la causa del regista ucraino Sentsov

La sua produttrice, Olga Zhurzhenko, dichiara: “Non lasciate che la questione venga dimenticata”

 EFA Board, Oleg Sentsov

Con alcune proiezioni speciali e delle simboliche “sedie vuote per la giuria”, il mondo del cinema europeo sta dimostrando la propria solidarietà nei confronti della situazione del regista ucraino Oleg Sentsov. Quattro mesi fa il regista, che era stato coinvolto nelle proteste a favore di Euro Maidan a Kiev e si era opposto all’annessione della Crimea da parte della Russia, è stato arrestato dal Federal Security Service della Federazione Russa (FSB) nella sua casa di Simferopol e trasferito in una prigione di Mosca dove è tutt’ora detenuto in attesa di giudizio per “aver commesso crimini di natura terroristica”.

La scorsa settimana, il Festival del Film di Donostia/San Sebastian in Spagna ha annunciato che includerà Sentsov nella giuria principale del festival lasciando simbolicamente una sedia vuota, per riportare l’attenzione sul suo caso. La manifestazione spagnola è l’ultima in ordine di tempo ad unirsi alla campagna di solidarietà lanciata dall’European Film Academy al Motovun Film Festival in Croazia. Anche il Festival del Cinema di Venezia ha raccolto l’appello lasciando una sedia vuota per simbolizzare l’assenza di Sentsov e la solidarietà del festival nei suoi confronti, come dichiarato in conferenza stampa. Altri festival seguiranno l’esempio.

Subito dopo le dichiarazioni e le iniziative dell’European Film Academy, in varie città sono state organizzate delle proiezioni speciali del primo film di Oleg Sentsov, “Gaamer”. Dopo una settimana di programmazione del film in solidarietà a Kiev, anche a Berlino è prevista una proiezione speciale al cinema Brotfabrik questo giovedì alle 19.00 (www.brotfabrik-berlin.de).

“Tutte queste attività”, scrive la produttrice di Sentsov, Olga Zhurzhenko, in una lettera indirizzata all’EFA, “sono fondamentali per tenere viva l’attenzione internazionale su questo caso e crediamo siano indispensabili per sostenere gli sforzi dei suoi legali affinché la causa non venga dimenticata dall’opinione pubblica sia a Mosca che all’estero”.

Per iniziativa del Consiglio Direttivo dell’European Film Academy, un gruppo di illustri registi europei tra cui Pedro Almodóvar, Roberto Benigni, Aki Kaurismäki, Mike Leigh, Betrand Tavernier, Andrzej Wajda e Wim Wenders, ha firmato una lettera indirizzata alle autorità russe in cui esprimevano la loro preoccupazione e richiedevano ulteriori indagini e un trattamento imparziale per il regista ucraino.

Nel frattempo, il Pubblico Ministero della Federazione Russa ha risposto: “A partire dalle prove raccolte, O.G. Sentsov è stato accusato di aver commesso crimini di natura terroristica”. In cosa consistano queste prove, comunque, rimane poco chiaro non solo per l’opinione pubblica ma anche per lo stesso Oleg Sentsov e i suoi avvocati, rendendo molto difficile la preparazione di una difesa efficace.

Un’altra risposta è arrivata dal Servizio Federale di Sicurezza della Federazione Russa affermando che “le prove scaturite dalle indagini portano all’evidenza […] la complicità di O.G. Sentsov in atti criminali”. Ancora una volta, quali siano le prove e come queste portino ad un’evidente colpevolezza del regista rimane oscuro, anche se potrebbe essere un buon segno il fatto che questa lettera non menzioni la “natura terrorista” dell’atto ma riporti solamente “atti criminali”.

Entrambe le lettere escludono la possibilità di un’eventuale revisione: “Al momento non c’è alcuna possibilità che vengano sospese le restrizioni messe in atto prima del processo e le indagini sul coinvolgimento di O.G. Sentsov” (Pubblico Ministero) e “Non ci sono le basi per un cambiamento di decisione…” (FSB).

Il 7 Luglio, quasi due mesi dopo il suo arresto, c’è stata una prima udienza a Mosca. Nonostante le sue dichiarazioni di non colpevolezza, un appello dei legali di Sentsov e la richiesta di rilascio su cauzione o almeno che la detenzione venisse commutata con gli arresti domiciliari, il giudice ha decretato che Oleg Sentsov resti in prigione fino all’11 ottobre, data in cui avrà luogo il processo.

Nel frattempo, è stato presentato un ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo riguardo l’arresto del regista, la sua detenzione in attesa del processo e i maltrattamenti subiti, oltre alla richiesta di un provvedimento temporaneo che consenta l’accesso al fascicolo che lo riguarda.

A sostegno di Oleg Sentsov, l’European Film Academy ha aperto una raccolta fondi per coprire le spese legali e dare un sostegno economico alla sua famiglia.

Berlino, 9 Settembre 2014

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