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Pivio e Aldo De Scalzi guardando al futuro: cinema, teatro e USA

PIVIO-&-ALDO-DE-SCALZI-99804Roma, 23 Ottobre 2014 – Pivio e Aldo De Scalzi vincono ancora. A loro va il Premio Internazionale Sonora 2014, per la colonna sonora di “Song ‘e Napule”, il film dei Manetti Bros., ormai campione d’incassi. Cerimonia di Premiazione nella prestigiosa cornice del Teatro Argentina di Roma. La giuria, presieduta da Fabio Liberatori, ha deciso di assegnare il premio con la seguente motivazione: “Un sincero omaggio a quelle sonorità che hanno caratterizzato il cinema poliziesco italiano degli anni Settanta. ‘Song ‘e Napule’ è la conferma della versatilità di Pivio e Aldo De Scalzi i quali, questa volta, si sono cimentati con serietà e amore in un’ammirevole operazione di recupero di un genere e di un suono a quei tempi sottovalutato. Ma da abili professionisti hanno arginato accuratamente lo sterile citazionismo per rielaborare, scomporre, ricostruire e contaminare il passato guardando doverosamente al presente e anche al futuro”.

Nell’immediato futuro dei due musicisti genovesi, intanto, molto cinema e molta fiction, ma anche teatro. Per la regia di Alessandro Gassman, firmeranno le musiche di “7 minuti”, spettacolo teatrale di Stefano Massini basato su un episodio realmente accaduto in una fabbrica francese, che parla di lavoro, donne e diritti. In scena – dal 16 novembre a Narni e poi in tournée nazionale – Ottavia Piccolo e dieci giovanissime attrici.

Subito dopo il debutto in palcoscenico, Pivio e Aldo saranno negli Sati Uniti per la prima newyorkese di “Monk With A Camera: The Life and Journey of Nicholas Vreeland” (USA 2013, 90′), il 21 novembre all’Elinor Bunin Munroe Film Center. Firmato da Guido Santi e Tina Mascara – già autori del documentario cult “Chris & Don. A love Story”, dedicato alla storia d’amore tra lo scrittore inglese Christopher Isherwood e il ritrattista americano Don Bachardy – “Monk With a Camera” racconta l’affascinante storia della conversione al buddismo di Nicholas Vreeland – il nipote di Diane Vreeland, leggendaria direttrice di Vogue – ora diventato il primo e unico abate occidentale di un monastero tibetano. Fra le guest illustri del film, il Dalai Lama e Richard Gere.

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