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Alberto Fasulo: “Genitori” in tour e anteprima il 24 settembre

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Dopo la prima mondiale al Festival di Locarno, dove è stato accolto dagli applausi di critica e pubblico, “Genitori” approda finalmente nelle sale italiane: il nuovo e atteso film documentario del regista friulano Alberto Fasulo, seguito al trionfo al Festival di Roma con “Tir”, prodotto da Nefertiti Film con Rai Cinema, in associazione con FriulAdria Crédit Agricole, sarà presentato in anteprima nazionale giovedì 24 settembre alle 20.45 a Cinemazero di Pordenone.

Realizzato con il sostegno e il contributo del Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, della Friuli Venezia Giulia Film Commission, del Rotary International – Distretto 2060 Friuli Venezia Giulia-Veneto-Trentino Alto Adige, “Genitori” verrà distribuito nelle sale italiane da Istituto Luce Cinecittà, coinvolgendo associazioni di settore, istituzioni e scuole.

Il tour prenderà il via proprio dal Friuli Venezia Giulia, anche grazie alla stretta collaborazione con la Tucker Film, il Visionario di Udine (dove il film sarà presentato il 25 settembre) e, appunto, Cinemazero di Pordenone.

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IL FILM

Una famiglia con un figlio disabile è una famiglia disabile?

“Genitori” è un film documentario che si permette la libertà di entrare, immaginare e comprendere la realtà di famiglie che vivono l’esperienza con un figlio disabile.

Negli ultimi sedici anni un gruppo di genitori (12 madri e 2 padri) si sono incontrati ogni quindici giorni per parlare della loro vita quotidiana e per trovare soluzioni al miglioramento della vita dei loro figli. Dopo tanti anni, il gruppo è diventato una micro-società con un suo equilibrio. Il gruppo è diventato anche una famiglia. Aiutare se stessi per prendersi cura degli altri è il concetto fondante di questo gruppo.

Rimorso, paura, senso di colpa, gioia, rabbia, ricerca continua di soluzioni realizzabili, sono gli ingredienti dell’incontro eccezionale e quotidiano con queste persone.

Indipendenza, sessualità, limite, senso di colpa, diritto al lavoro, sono gli argomenti che affrontano. Come qualunque altro genitore, come qualsiasi figlio.

Un film sul dolore senza pietismo, dove si respira il coraggio della paura, accompagnato da desideri, commozione e sorrisi.

Facendo dimenticare che queste storie non ci toccano direttamente, ma con leggerezza ci possono toccare.

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ALCUNI COMMENTI DELLA CRITICA 

“rischiarato dalla forza morale che queste persone emanano, dalla solidarietà che le lega e dalla bellezza di un amore che non si arrende” (La Stampa)

“Un documentario di alto valore civile” (la Repubblica)

“Un film che ci chiama in causa in qualità di spettatori e di cittadini, politico senza averne l’aria, lucido ed emozionante” (il manifesto)

“Un film emozionante come pochi” (La Regione)

“Appassionante” (Coming Soon)

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