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Crowdfunding per “Il mare si ritira”, corto di Simone Rivoire

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È iniziata la campagna di crowdfunding per “Il mare si ritira”, il nuovo cortometraggio di Simone Rivoire, prodotto da Fotogramma 25 di Vincenzo Caruso, con la collaborazione della Film Commission Torino Piemonte. La campagna è raggiungibile qui.

Italia, giorno d’oggi.
Tra le lenzuola di un letto disfatto si consolano Andrea e Valentina, poco più che ventenni, solitari per necessità. Entrambi sono in fuga da realtà drammatiche: Andrea tiene i resti della sua famiglia, appesa alla speranza di organo salvavita, Valentina è decisa a fuggire da un padre violento e da una madre incapace di reagire. Entrambi amano e respingono d’istinto, e l’Attesa degli eventi è una polveriera pronta a farli esplodere.
Nei corridoi di un ospedale lavora instancabilmente Estela. Pulisce scale, reparti e sale d’attesa. Oggi, però, la sua ansia è evidente: tenta continuamente di contattare la figlia, di cui non ha notizie da una settimana e decide quindi di affrontare il violento ex marito, prima di rivolgersi alla Polizia.
Antonio vive l’improvvisa morte della moglie Angela. Ancora incredulo per l’accaduto, è costretto ad affrontare una scelta mai contemplata: la possibilità della donazione degli organi. Ha poche ore di tempo per indagare tra i ricordi di una vita matrimoniale prima di formulare una risposta.
I dubbi e le decisioni dei personaggi si influenzeranno vicendevolmente, in un racconto corale che ruota attorno al confine tra morte e rinascita.

Note di regia
La forza di questo racconto è la schiettezza utilizzata nel proporre i drammi dei personaggi: nessun filtro in nome del politicamente corretto. La realtà è, qui, un pugno nello stomaco che non ha bisogno di essere schivato, ma al contrario, guidato perchè arrivi diretto e preciso alla nostra pancia. Lo sguardo è partecipe, ancorato alle emozioni dei personaggi, ma libero da stilizzazioni poetiche, introspezioni e giudizi morali. Questo è il realismo che mi interessa: non voglio presentare situazioni straordinarie, ma i bisogni e i tabù legati a un quotidiano che determina le vite di molti. (Simone Rivoire)

Per maggiori informazioni: www.ilmaresiritira.it

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