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Cinema in biblioteca: firmata intesa ANAC, FICC, CNA

 

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Lo sviluppo delle potenzialità della rete di biblioteche sparse sul territorio nazionale e delle scuole ad esse collegate è l’obiettivo che si pone l’intesa tra CNA (industria Cinema e Audiovisivo), FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema) e ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici). L’intesa è stata firmata giovedì 7 luglio nella sede dell’ANAC tra le tre prestigiose associazioni.

Il progetto intende proporre importanti soluzioni ad uno dei momenti più critici per il cinema indipendente italiano e, in particolare, per la produzione a basso costo: la distribuzione.

L’importante sperimentazione del progetto pilota Cinema nelle Biblioteche, sostenuto dalla Regione Lazio e in corso di realizzazione, sta dimostrando che è possibile costruire una progettualità che abbia come fine la promozione del cinema indipendente italiano e la formazione del pubblico utilizzando le strutture delle biblioteche e coinvolgendo le scuole di ogni ordine e grado che ad esse sono collegate.

Le biblioteche hanno dimostrato di essere, negli ultimi anni, dei preziosi presidi culturali tendenti inoltre a colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa di molte sale cinematografiche.

Il progetto Circuito Biblioteche intende estendere queste possibilità a livello nazionale e si propone una serie di obiettivi ambiziosi e inclusivi:

– Biblioteche new concept;

– Mappatura delle biblioteche italiane secondo nuovi criteri di efficienza;

– Circuito biblioteche, nuovo network di diffusione;

– Recupero centralità nella vita della comunità.

La realizzazione di un sistema integrato di biblioteche, dotate dei criteri di efficienza necessari, mappate a livello locale e nazionale potrebbe rappresentare un nuovo asset nell’ambito della diffusione di prodotti audiovisivi del mercato indipendente e della formazione di una intelligenza critica collettiva.

Protagonista assoluto, il “circuito biblioteche” richiamerà pubblico sorprendendolo con nuovi stili e contenuti e potrebbe anche attrarre interessi mirati e capitali, ridisegnando nuove strategie di investimento.

Questo scenario potrebbe virtuosamente stimolare tutte le biblioteche, prive dei necessari requisiti, a tendere all’eccellenza aumentando così la ramificazione del circuito.

Conseguenziale, la realizzazione di una piattaforma centrale che operi come centro di produzione bidirezionale, in grado di riversare sul circuito (intero o su aree interessate) sia contenuti orientativi che sollecitati dalle biblioteche stesse.

Gli effetti moltiplicatori potrebbero essere diversi, compresa la visibilità dello stesso “circuito biblioteche” all’interno di festival cinematografici nazionali e internazionali dedicati al cinema indipendente.

L’idea di biblioteca rappresenterà un modello di rivitalizzazione e ri-generazione inclusivo per la comunità colmando un vuoto socio culturale fortemente sentito, proponendosi inoltre come presidio culturale in grado di offrire alle scuole tutti gli strumenti necessari per l’arricchimento culturale.

 

 

 

 

 

 

 

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