Attenti ai fratelli D’Innocenzo (Damiano D’Innocenzo e Fabio D’Innocenzo), registi di un’opera prima geniale come “La Terra dell’Abbastanza”, in sala dal 7 giugno con Adler Entertainment, dopo essere stata presentata con grande successo di critica al Festival di Berlino.
Chi sono i fratelli D’Innocenzo? Lontani mille miglia dalla Balduina di Nanni Moretti, i due ventottenni sono cresciuti tra il periferico quartiere romano di Tor Bella Monaca, Lavinio e il litorale di Anzio. Famiglia semplice, il padre aveva un negozio di pesca, e cultura anomala, anti-accademica, sgangherata, piena di libri (“non avevamo la televisione”), pochi VHS (“vedevamo sempre gli stessi, tra cui Natale in casa Cupiello e Dumbo”), scuola alberghiera e passione, prima per la fotografia, e poi per il cinema con i tanti film da scaricare al computer.
Per loro, che sembrano usciti da un film di Tim Burton e che uniscono ad accento romano, introversione, occhi bassi e lampi di cultura non da poco (dal neorealismo a Wes Anderson, da Tim Burton a Pasolini fino ad Abel Ferrara e Bacon) arriva il secondo film. “Sarà un western al femminile – dichiarano i registi – che ha come titolo provvisorio ‘Ex Vedove’, un film girato nell’Italia di fine Ottocento con attori dai vari dialetti”. (ANSA)