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Oleg Sentsov, tre mesi senza cibo: “Ora basta, dichiariamo il 14 agosto THE OLEG SENTSOV DAY!”

Riceviamo e inoltriamo il comunicato stampa sul regista ucraino Oleg Sentsov.

A nord del Circolo Polare Artico, nella Prigione russa Colonia No.8 a Labytnangi, un uomo sta morendo di fame a causa del fallimento della politica. Il filmmaker ucraino Oleg Sentsov, coinvolto nelle proteste a supporto di Euro Maidan a Kiev e che si era opposto all’annessione della Crimea da parte della Russia, sta portando avanti da oltre 90 giorni uno sciopero della fame.

Il suo avvocato Dmitry Dinze riferisce che durante lo sciopero iniziato il 14 maggio Oleg Sentsov ha perso 30 kg, che soffre di anemia e di rallentamento del battito cardiaco.

La cugina di Sentsov, Natalya Kaplan dice: “Le cose non vanno male, vanno catastroficamente male”.

Tre mesi di proteste da parte del mondo culturale internazionale contro la pena inflitta a Oleg Sentsov non hanno portato ad alcun risultato. Tre mesi in cui i numerosi appelli a tutti i livelli al Presidente Putin e alle autorità russe affinché Sentsov venga rilasciato sono rimasti senza risposta. Le voci di migliaia di persone nelle strade di oltre 30 paesi sono rimaste inascoltate.

Cos’altro ancora deve accadere per far sì che il potere mostri finalmente un po’ di umanità?

Ora basta: non restiamo a guardare Oleg Sentsov morire – dichiariamo il 14 agosto, THE OLEG SENTSOV DAY!

I media di tutto il mondo, i capi di stato, i ministri degli esteri, i membri dei parlamenti nazionali e del Parlamento Europeo, i semplici cittadini citizens, martedì 14 agosto uniscano le loro voci per un ultimo appello al Presidente Putin: Signor Presidente, abbia pietà, rilasci Oleg Sentsov!

 

 

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