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Al via le riprese di “GlassBoy”, il nuovo film di Samuele Rossi

Una storia per ragazzi con una inedita Loretta Goggi nei panni di Nonna Helena e il giovanissimo Andrea Arru. E poi, divisi tra bande rivali, molti ragazzini alla prima prova attoriale.

Partiranno lunedì 14 ottobre sul Lago di Bracciano le riprese di “GlassBoy”, il nuovo film del regista e sceneggiatore Samuele Rossi, liberamente ispirato al romanzo “Il Bambino di Vetro” di Fabrizio Silei, successo editoriale e vincitore del Premio Andersen 2012, il più importante riconoscimento italiano dedicato alla narrativa per ragazzi.

A distanza di 8 anni dal suo esordio cinematografico con “La strada verso casa” e dopo i significativi riscontri ottenuti con il cinema documentario (“La memoria degli ultimi”, “Indro. L’uomo che scriveva sull’acqua”), Samuele Rossi torna dietro la macchina da presa con una storia che rielabora in senso contemporaneo l’immaginario dei grandi cult cinematografici per ragazzi.

Nel cast una inedita Loretta Goggi nei panni di Nonna Helena, Giorgio Colangeli, Giorgia Wurth, Massimo Di Lorenzo, David Paryla e Pascal Ulli e il giovanissimo Andrea Arru, nei panni del protagonista Pino. E poi, divisi tra bande rivali, molti ragazzini alla prima prova attoriale che rappresentano una scommessa perché “saranno una sorprendente rivelazione”, spiega Rossi, “per la loro immediatezza ed empatia con la storia”. Si tratta di Rosa Barbolini (Mavi), Stefano Trapunzano (Ciccio), Gabriel Mannozzi (Domenico), Mia Polemari (Mei Ming), Luca Cagnetti (Gianni), Stefano Di Via e Emanuele De Paolis (i compari).

Il film parte dal Lazio (Bracciano) e passando dal Castello di Gradish e St. Veit in Austria, raggiungerà la Liguria (Albenga), la Toscana (Montevettolini) e infine terminerà sulla Sila in Calabria (Camigliatello Silano).

Questa la sinossi ufficiale del film:

“GlassBoy” è una storia che parla di libertà, rischio, paura, crescita, comunicazione fra ragazzini e adulti, coraggio. Lo fa attraverso una storia realistica ma attraversata da eco fiabesche. L’undicenne Pino non può uscire di casa, non può stare in mezzo ai suoi coetanei perché la sua salute non glielo permette, correrebbe troppi rischi. Ma è anche evidente che Pino è circondato da adulti che non vogliono che prenda il volo, che hanno paura che soffra perché in realtà hanno paura di soffrire per questo inevitabile distacco. E anche Pino si è convinto che vivere sia rischioso, che sia preferibile chiudersi nella sua meravigliosa cameretta che simula la vita senza i rischi della vita. Ma il colorato luna park della sua camera non basta più e Pino sfida la sua fragilità, le paure dei genitori e le ossessive convinzioni della dispotica nonna, per salvare da una pericolosa trappola della gang avversaria, gli SNERD, il gruppo di 4 stravaganti ragazzini uniti per la pelle che osserva fin da piccolo. Pino, animato da uno sfrenato desiderio di libertà e da un coraggio senza limiti, inizia così la sua avventura nel mondo, intenzionato a dimostrare a tutti che anche lui può vivere una vita come gli altri ragazzi. “GlassBoy” ricorda che in fondo tutti i ragazzini si sentono un po’ Pino, cioè fragili, forse non accettati. E lo stesso forse vale anche per i genitori, obbligati a vivere le stesse ansie, speranze e aspettative della famiglia di Pino.

“GlassBoy” è una coproduzione internazionale tra Solaria Film, Peacock Film e WildArt Film, in collaborazione con Rai Cinema, con il contributo di MiBAC – Direzione Generale Cinema, Eurimages e Creative Europe, sostenuto dal programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, Regione Lazio – Lazio Cinema International, Por/Fesr 2014-2020 Regione Liguria, Regione Calabria – Calabria Film Commission, Dipartimento Federale dell’Interno DFI, RSI – Radiotelevisione Svizzera, Austrian Film Institute.

 

 

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