Credit: Luca Carlino / black and white
“Mi manca il sole e stare all’aria aperta, ma desidero tanto anche incontrare le persone. Ben vengano le videochat, però non sono la stessa cosa. In questa situazione capisci quanto è importante il contatto fisico”. Così Claudio Giovannesi, il regista di “Fiore” e “La Paranza dei Bambini” (Orso d’Argento per la migliore sceneggiatura alla Berlinale 2019), in una recente intervista a Cinematografo.it.
Attualmente in quarantena nella sua casa a Roma, il regista ha parlato del suo prossimo film ancora in fase di scrittura e che sarà ambientato nel passato. Come si potrà raccontare al cinema nel futuro il Coronavirus? “È difficile da affrontare quello che stiamo vivendo adesso. Lo puoi declinare in tanti modi. Ci puoi fare anche una commedia volendo e trovarci delle situazioni grottesche. Si può fare una storia d’amore perché è proprio il classico plot: gli amanti separati che per vedersi sono costretti ad infrangere la legge. Oppure si potrebbe fare un film sulla responsabilità professionale, raccontando la storia di un medico. Ci sono tanti punti di vista possibili”.
Intervista a @Giovannesi: "Dopo il #coronavirus bisognerà riflettere su come sarà il presente, capire in che realtà vivremo" dice il regista di #Fiore e #LaParanzadeiBambini.
L'intervista completa:https://t.co/4MmsXQETzy
— Cinematografo.it (@cinematografoIT) April 14, 2020