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Gabriele Muccino non farà “Il Grande Chaos”

Il regista: “Ho ricevuto almeno 500 mail, porto le vostre storie nel cuore. Per il momento metto da parte questo progetto e cerco di capire come voi dove stiamo andando”

Gabriele Muccino rinuncia al film “Il Grande Chaos”. Il regista spiega su Instagram le motivazioni che lo hanno spinto a cambiare idea.

“Volevo fare un film e chiamarlo ‘Il Grande Chaos’ – scrive Muccino – Ma il caos è diventato smarrimento, burocrazia, confusione, paura, disorganizzazione, incertezza. Assomiglia ad un girone che potremmo chiamare degli Indefiniti. Conservo almeno 500 email che mi avete inviato. Le ho lette tutte e non andranno smarrite mai. Porto le vostre storie nel cuore e nella mente ogni giorno. Ho realizzato di essere anche io nel girone degli indefiniti e di non sapere più quale sia la rotta di questa grande nave nella quale siamo tutti a bordo. Metto ‘Il Grande Chaos’ per il momento da parte e cerco di capire come voi, dove stiamo andando. Leggendovi, ho sentito le vostre anime aprirsi e confidarsi. Ad alcuni di voi non sono riuscito a rispondere, perdonatemi. L’unica cosa che conti adesso, è guardare avanti. Rimboccarci le maniche, turarsi anche il naso, lo so, perché il Paese non sta bene affatto, ma non diamo la colpa solo a chi ci governa. Un virus è un organismo contro il quale era difficilissimo essere attrezzati. E gli italiani hanno fatto autentici miracoli. Il motore dell’Italia adesso siamo noi, le nostre idee, la nostra fame di vita. Rimettiamoci in moto senza guardarci indietro, senza puntare il dito contro tutti. È una situazione sinceramente difficilissima da gestire con raziocinio e ancor di più, esperienza. Quella manca in assoluto. Dobbiamo reinventarci tutto. Non dobbiamo vittimizzarci, non dobbiamo lamentarci. Dobbiamo solo reagire. Perché alle grandi tragedie non si può rispondere altrimenti. E allora avanti tutta, ognuno col suo. Viva l’Italia, l’Italia Unita, l’Italia Forte, l’Italia che si vuole bene. L’Italia che si rimette in moto e va avanti come ha dimostrato in passato di saper fare, meglio di molti altri”.

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Volevo fare un film e chiamarlo Il grande chaos. Ma il caos è diventato smarrimento, burocrazia, confusione, paura, disorganizzazione, incertezza. Assomiglia ad un girone che potremmo chiamare degli Indefiniti. Conservo almeno 500 email che mi avete inviato. Le ho lette tutte e non andranno smarrite mai. Porto le vostre storie nel cuore e nella mente ogni giorno. Ho realizzato di essere anche io nel girone degli indefiniti e di non sapere più quale sia la rotta di questa grande nave nella quale siamo tutti a bordo. Metto Il grande Chaos per un momento da parte e cerco di capire come voi, dove stiamo andando. Leggendovi, ho sentito le vostre anime aprirsi e confidarsi. Ad alcuni di voi non sono riuscito a rispondere, perdonatemi. L’unica cosa che conti adesso, è guardare avanti. Rimboccarci le maniche, turarsi anche il naso, lo so, perché il Paese non sta bene affatto, ma non diamo la colpa solo a chi ci governa. Un virus è un organismo contro il quale era difficilissimo essere attrezzati. E gli italiani hanno fatto autentici miracoli. Il motore dell’Italia adesso siamo noi, le nostre idee, la nostra fame di vita. Rimettiamoci in moto senza guardarci indietro, senza puntare il dito contro tutti. È una situazione sinceramente difficilissima da gestire con raziocinio e ancor di più, esperienza. Quella manca in assoluto. Dobbiamo reinventarci tutto. Non dobbiamo vittimizzarci, non dobbiamo lamentarci. Dobbiamo solo reagire. Perché alle grandi tragedie non si può rispondere altrimenti. E allora avanti tutta, ognuno col suo. Viva l’Italia, l’Italia Unita, l’Italia Forte, l’Italia che si vuole bene. L’italia che si rimette in moto e va avanti come ha dimostrato in passato di saper fare, meglio di molti altri.

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