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Gli autori e Pupi Avati: “È necessario approvare subito le nuove regole europee del diritto d’autore sul web”

L’ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici ha partecipato all’audizione, presso la 14° Commissione Affari Europei, per il recepimento in Italia della direttiva del diritto d’autore nel mercato unico digitale.

Il senatore Gianni Pittella, la sottosegretario Laura Agea e altri qualificati membri della Commissione hanno seguito con attenzione gli interventi del Presidente dell’ANAC Francesco Ranieri Martinotti, dell’avv. Giuliana Aliberti e del regista Pupi Avati.

Lo sfruttamento senza regole che gli autori del cinema avevano già subito all’epoca delle tv private si è ripresentato tale e quale con i giganti del web. Come fu allora per il riconoscimento dell’equo compenso, è fondamentale oggi il recepimento della direttiva che riconosce tra l’altro una adeguata e proporzionata remunerazione per gli autori e mira a garantire la massima trasparenza sull’utilizzo delle opere sul web. Tale recepimento, che rappresenta l’unica possibilità affinché si possano fissare regole precise a tutela del lavoro degli autori, è urgente.

“Vanno però – ha detto Martinotti – menzionati espressamente nel disegno di legge di recepimento le parole remunerazione adeguata e proporzionata e trasparenza che attualmente mancano”. Per Martinotti un ruolo fondamentale per la raccolta delle spettanze degli autori dovrà essere assegnato agli Organismi di Gestione Collettiva come la SIAE, menzionando più precisamente nel ddl tali organismi il cui ruolo è previsto invece chiaramente dall’art. 12 della direttiva.

Pupi Avati ha basato il suo intervento su una sua esperienza personale che lo ha visto invano contrapporsi al web quando ha scoperto che alcune piattaforme avevano messo in rete 20 dei suoi film senza alcuna autorizzazione. “Rilevanti per chi come me si è quasi sempre prodotto i suoi film, sono le library che rappresentano il valore di una casa di produzione e che sono drammaticamente depauperate da un utilizzo illecito delle opere sul web”, ha concluso il regista.

 

 

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