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“Life As a B-Movie: Piero Vivarelli” arriva il 14 luglio su MioCinema

Un film documentario dedicato a una delle personalità più avventurose del cinema italiano

Martedì 14 luglio alle ore 20.30 “Life As a B-Movie: Piero Vivarelli” sarà presentato al pubblico di MioCinema dai registi Fabrizio Laurenti e Niccolò Vivarelli. A dialogare con loro Steve Della Casa, autore e conduttore di “Hollywood Party”. Come di consueto, la presentazione potrà essere seguita sul sito e sulla pagina Facebook di MioCinema, senza alcun bisogno di registrazione. A seguire, il film sarà disponibile sulla piattaforma a pagamento.

Vincitore del Nastro d’Argento per il Miglior Documentario su Cinema, Spettacolo e Cultura 2020 e accolto con successo di pubblico e critica alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, “Life As a B-Movie: Piero Vivarelli” è dedicato a una delle personalità e delle storie più avventurose del cinema italiano.

Piero Vivarelli (1927-2010) è stato pioniere di tante cose: “re” dei b-movies, provocatore culturale, grande uomo dietro le quinte musicali. Un dinamitardo dell’immaginario italiano. Ha “lanciato” Adriano Celentano grazie a “24.000 baci”; ha scritto e diretto i primi musicarelli, con Celentano, Mina e Chet Baker, Rita Pavone, TotòThe Rokes di Shel Shapiro; ha scritto “Django”, Spaghetti Western fondamentale per Quentin Tarantino; ha portato in Italia il fumetto al cinema (Satanik, Mister X), è tra gli inventori del filone erotico/esotico con film come “Il dio serpente” (ammirato dalla critica francese) e “Il decamerone nero”. Ha diretto film sui giovani di decadi diverse, e su quel giovane che è sempre stato. Un genio musicale, un autore e un giornalista di fiuto, un regista dalla visione personalissima. E la vita avventurosa come un B-Movie: dall’essere stato giovanissimo appartenente alla Decima MAS nel fascismo a maturo possessore della tessera del Partito Comunista Cubano firmata da Castro (unico non cubano insieme al Che). Un intellettuale e un uomo di mondo, con una tracimante vitalità.

“Life As a B-Movie” racconta attraverso magnifici materiali filmici, testimonianze di collaboratori, amici, ammiratori (a formare un cast multiforme e stellare, da Tarantino a Kusturica, da Franco Nero a Pupi Avati, da Salvatores a Enrico Vanzina) la storia di Piero, e di un cinema italiano alternativo e popolare, e per sempre avventuroso.

“Raccontando la vita e le passioni di Piero Vivarelli, rivisitando il suo cinema – affermano gli autori Fabrizio Laurenti e Niccolò Vivarelli – ci piace rendere omaggio a un cinema italiano che abbiamo amato e col quale siamo cresciuti. Un cinema non considerato d’autore e che non ha mai vinto palme o leoni, ma che ha plasmato l’immaginario di un’intera generazione. Una generazione che ha tifato, mescolandoli un po’, Django e Che Guevara, e si è immaginata in mondi più o meno esotici in cui liberarsi una volta per tutte dei panni e dei tabù della società cosiddetta civile. Che ha vissuto ogni suo film come una piccola spinta a non fermarsi, un incitamento verso la meta (o l’utopia) della rivoluzione; piccola o grande che sia: quella in noi stessi”.

“Life As a B-Movie: Piero Vivarelli” è prodotto da Tea Time Film e Istituto Luce-Cinecittà, che lo distribuisce.

 

 

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