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“Rapito”, continua il tour nei cinema

Photo by Anna Camerlingo / Enea Sala e Barbara Ronchi in “Rapito”

“Rapito” è il terzo incasso al primo weekend di programmazione, terzo al box office e primo incasso italiano con 458.835 euro dopo i blockbuster “La Sirenetta” e “Fast X”. Accolto a Roma e Bologna con sale sold out, ovazione del pubblico entusiasta, continua il tour di Marco Bellocchio e il cast. Oggi saranno a Milano al Cinema Anteo con l’INCONTRO DI CINEMA moderato da Paolo Mereghetti, Palestrina e Colosseo; domani a Torino al Cinema Ambrosio e Massimo; il 31 maggio a Parma al Cinema Astra e Modena al Cinema Raffaello; il 2 giugno a Napoli al Filangieri; il 3 giugno a Bari al Galleria.

Arriva nelle sale dopo 13 minuti di applausi al Festival di Cannes, dove è stato presentato in concorso, “Rapito” è incentrato sulla storia di Edgardo Mortara, il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale.

Il film è interpretato da Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino), Leonardo Maltese (Edgardo ragazzo) e con Filippo Timi e Fabrizio Gifuni. Completano il cast Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi, Aurora Camatti, Paolo Calabresi, Bruno Cariello, Renato Sarti, Fabrizio Contri, Federica Fracassi.

Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, i soldati del Papa irrompono nella casa della famiglia Mortara. Per ordine del cardinale, sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica, ritenuto in punto di morte, a sei mesi il bambino era stato segretamente battezzato. La legge papale è inappellabile: deve ricevere un’educazione cattolica. I genitori di Edgardo, sconvolti, faranno di tutto per riavere il figlio. Sostenuta dall’opinione pubblica e dalla comunità ebraica internazionale, la battaglia dei Mortara assume presto una dimensione politica. Ma il Papa non accetta di restituire il bambino. Mentre Edgardo cresce nella fede cattolica, il potere temporale della Chiesa volge al tramonto e le truppe sabaude conquistano Roma.

Il film è una produzione IBC Movie e Kavac Film con Rai Cinema in coproduzione con Ad Vitam Production (Francia) e The Match Factory (Germania) ed è prodotto da Beppe Caschetto e Simone Gattoni, coprodotto con la partecipazione di Canal+, Ciné+ e Br/Arte France Cinéma in associazione con Film-und Medienstiftung NRW con il supporto di Région Ile-de-France. Il film gode del contributo selettivo del MiC Ministero della Cultura e del sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso l’Emilia–Romagna Film Commission.

La sceneggiatura è di Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli con la collaborazione di Edoardo Albinati e Daniela Ceselli, e la consulenza storica di Pina Totaro; il montaggio è di Francesca Calvelli e Stefano Mariotti, la fotografia è di Francesco Di Giacomo, le musiche originali di Fabio Massimo Capogrosso, la scenografia di Andrea Castorina, i costumi di Sergio Ballo e Daria Calvelli. Casting di Maurilio Mangano.

Il film si ispira liberamente a “Il caso Mortara” di Daniele Scalise, edizioni Mondadori.

“Rapito” è nelle sale dal 25 maggio, distribuito da 01 Distribution.

 

 

 

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