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Arcipelago 2011: il pubblico assegna il premio On the DOCKS

Alla sua prima edizione, il Premio On the DOCKS viene assegnato dal pubblico del Festival Arcipelago al migliore documentario italiano.

Il concorso è riservato a 10 documentari  italiani tra tutte le sezioni del festival in programma a Roma dal 20 al  24 giugno.

I titoli saranno votati con social voto e commentati online sul portale www.onthedocks.it e sulla pagina Facebook di On the DOCKS.

I documentari in concorso:

Non c’è più una majorette a Villalaba di Giuliano Ricci (2010, 45’)

Il valzer dello Zecchino di Vito Palmieri (2011, 60’)

Solo andata di Fabio Caramaschi (2010, 52’)

Franca Valeri di Mietta Albertini (2010,  40’)

Old cinema di Davide Rizzo (2010,  60’)

Lo stato si è estinto di Gianluca Rame (2010, 35’07)

Flaiano: il meglio è passato di Giancarolo Rolandi e Steve Della Casa (2010, 55’13”)

Il sangue verde di Andrea Segre (2010, 57’)

Dante Ferretti: scenografo italiano di Gianfranco Giagni (2010, 54’)

La balena di Rossellini di Claudio Bondì (2010, 47’)

On the DOCKS nasce con l’intento di diffondere, promuovere e distribuire internazionalmente il cinema italiano indipendente – documentario e di finzione – attraverso il web e i canali più tradizionali (mercati specializzati, festival, trading).

Il portale di video on demand www.onthedocks.it è online in italiano e inglese. Per chi non si rassegna a vedere i soli film che escono in sala o a tarda notte in televisione.

Lanciata nel novembre 2010 – in occasione della V edizione del Festival Internazionale del Film di Roma – la piattaforma On the DOCKS è un modo innovativo per distribuire internazionalmente produzioni indipendenti italiane.

L’obiettivo di On the DOCKS è dunque dare visibilità e circolazione a quelle opere di valore di solito penalizzate dal sistema distributivo industriale. Attraverso la creazione di uno spazio unico, dinamico, vivo. Che si serva dei blog, dei social network e attinga a tutte le opportunità oggi offerte dai nuovi media. Uno spazio aperto alla partecipazione di molti, dove promuovere discussioni e analisi, interagire e condividere i propri punti di vista.

Il portale www.onthedocks.it è online nella versione per consumer, accessibile a tutti on demand; e nella versione business accessibile solo ai professionisti (broadcaster, buyer, selezionatori di festival). Sono disponibili in video on demand in modalità streaming i film  in versione italiana e in versione inglese. E’ possibile vedere i film di On the DOCKS da computer, da smart tv, da PS3, da iPhone, iPad, da qualunque paese del mondo.

L’esperimento è pionieristico in Italia ma collaudato in altri paesi. I contenuti della piattaforma On the DOCKS sono distribuiti nel mercato nordamericano e su una base di 60 canali in Europa, con sottotitoli in inglese e francese. On the DOCKS ha già stabilito rapporti di partnership con la piattaforma francese Cine4me, l’austriaca Flimmit e la tedesca Realeyz, con il canadese Hiltz Squared, il nordamericano Bigstar.tv, gli inglesi Freeband e Joningthedocs.tv.

Come funziona il portale per gli utenti consumer?
I film sono acquistabili al prezzo di 2,99 euro ciascuno. Oppure si può sottoscrivere un abbonamento FLAT a On the DOCKS. L’abbonamento permette di vedere tutti i film che vuoi a 4,99 euro al mese. L’abbonamento può essere disdetto in qualunque momento dell’anno.

E’ possibile anche regalare On the DOCKS a un amico, attraverso cinepass con quattro offerte (da euro 4,99, 13,99, 28,99 e 58,99).

Il gruppo che compone On the DOCKS è fatto di professionisti del cinema di finzione e documentario, della televisione, distributori, sceneggiatori, amanti del cinema che non si rassegnano a vedere i soli film che escono in sala e a tarda notte in tv. Professionisti che pensano che i tempi siano maturi per uscire dalle logiche della tradizionale distribuzione.

On the DOCKS nasce da un’idea di Dario Formisano di Eskimo e Monica Repetto di Deriva Film ed è un progetto realizzato con Giusto Toni di Wiz Media, Antonio Cecchi di La Casa Gramatica, Rino Sciarretta di Zivago Media e Andrea Granata di Studio Essegi.

 

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