Home Eventi La Milanesiana 2011: Jerzy Skolimowski protagonista sabato 2 luglio

La Milanesiana 2011: Jerzy Skolimowski protagonista sabato 2 luglio

La giornata di sabato 2 luglio e la sua lunga notte dedicate a Natura, numeri, bugie, declinazione del tema Bugie e Verità, affideranno al cinema di Jerzy Skolimowski l’analisi antropologica della “natura” proponendo una breve retrospettiva del regista e un documentario inedito. Un altro appuntamento ricco di proposte e intrecci di questa XII edizione de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, promossa dalla Provincia di Milano con il Comune di Milano, il sostegno della Regione Lombardia e organizzata dalla Fondazione I Pomeriggi Musicali/Teatro Dal Verme.

Jerzy Skolimowski, scrittore, pittore, poeta, attore e regista, esule volontario in Occidente, è considerato tra i maggiori esponenti del Nuovo Cinema Polacco degli anni Sessanta con Andrzej Wajda e Roman Polanski.

Introdotta da Enrico Ghezzi, a partire dalle ore 15.00, allo Spazio Oberdan, si svolgerà la prima parte delle proiezioni, in presenza del regista. Apre “La ragazza del bagno pubblico” (Deep End) (1970), film culto già dalla sua uscita in sala. E’ la storia di un quindicenne londinese, inserviente in un bagno pubblico, che s’innamora di una collega più grande dalla disinvolta sessualità. L’incontaminata purezza di un primo amore adolescenziale nel difficile passaggio verso la maturità fa da contrappunto al disagio sociale della periferia londinese.

Segue, alle ore 16.30, “Starting Out: The Making Of Jerzy Skolimowski’s ‘Deep End’” (2011), un documentario ancora inedito in Italia, scritto e diretto da Robert Fischer in occasione del restauro in alta definizione de “La ragazza del bagno pubblico” (Deep End), con interviste al regista realizzate nella sua abitazione in Polonia, al direttore della fotografia Charly Steinberger e ai due attori protagonisti Jane Asher e John Moulder-Brown.

Chiude la sezione pomeridiana, alle ore 17.45, “Essential Killing” (2010), che dopo un silenzio di diciassette anni è valso a Skolimowski il Premio Speciale della Giuria della 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (e al protagonista, Vincent Gallo, la Coppa Volpi per la Miglior Interpretazione Maschile). Cronaca di una fuga: catturato in Afghanistan dall’esercito americano dopo aver ucciso tre soldati statunitensi, un talebano viene trasferito in Europa per essere interrogato. Riesce a scappare, ma si ritrova  circondato da una immensa foresta di neve, a contatto con una natura ostile e feroce, radicalmente diversa dai suoi territori di origine, ma ugualmente straniante. Ed è indotto a regredire a uno stato di natura primordiale, infantile e animalesca, in cui si uccide per sopravvivere. Il film segna una nuova collaborazione tra Skolimowski e Jeremy Thomas, già produttore, nel 1978, de “L’australiano” (The Shout).

E proprio “L’australiano” (The Shout) (1978), Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes, sarà al centro della terza lunga notte de La Milanesiana 2011, alle ore 23.00, al Teatro Dal Verme. Tratto da un racconto di Robert Graves, narra di un uomo misterioso (Alan Bates), ospite di una casa di cura inglese, che sostiene di poter uccidere emettendo un grido, come gli antichi stregoni aborigeni, e che si inserisce nella vita di una coppia borghese inglese (lui musicista infedele, lei moglie frustrata) sconvolgendola e sradicando convenzioni e ipocrisie. Skolimowski, etnologo, gioca sull’ambiguità tra realtà e finzione. E conduce verso un abbandono progressivo dello stato di natura.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here