Lunedì, 4 luglio, dopo l’incontro in Sala Buzzati alle ore 12.00 dal titolo “Sincerità?” con Andrés Neuman, Javier Cercas, Emma Bonino e Stefano Boeri, si esibirà Arisa in un concerto live. La giovane artista di Pignola balza agli onori della cronaca a Sanremo 2009 con il brano “Sincerità”, eseguito anche in chiave swing con l’accompagnamento al pianoforte del Maestro Lelio Luttazzi, che le fa vincere il Festival nella sezione “nuove proposte” e il Premio della Critica intitolato a Mia Martini. Conquista un’immediata e contagiosa popolarità, a cui seguono molti prestigiosi riconoscimenti (disco d’oro, TRL Music Awards, artista rivelazione dell’anno ai Wind Music Awards). Lo spirito artistico di Arisa non si esprime solo attraverso il canto. E’ grafomane e pittrice, dipinge su tela soprattutto paesaggi, fiori, farfalle e cuori dai colori accesi con la spontaneità e la sincerità tipica dei fanciulli. Appassionata di design, crea gioielli e accessori e si veste in modo molto personale in un atelier che rivisita in chiave moderna lo stile Anni Venti.
Tra i brani del primo album, “Piccola rosa”, una ballata acustica che esprime l’emozione di diventare genitore, l’amore per i bambini e il loro sguardo puro e sincero. Il secondo album, “Malamorenò”, del 2010 contiene dieci brani che ripercorrono sentieri sonori poco frequentati: dal dixieland allo swing, fino a certe atmosfere beatlesiane. I suoi testi sono un inno all’universalità dei sentimenti, ma anche riflessioni sulla trasparenza. “Sono sincera per pigrizia, nel senso che non mi va di contraddirmi o di dare spiegazioni all’infinito su cose che in realtà non hanno neanche bisogno di essere spiegate. Credo che essere poco onesti e poco sinceri significhi ricoprire un ruolo… e io non saprei mai fare l’attrice, se non per qualcosa che sento”.