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Massimo Popolizio, “Vi racconto un romanzo”

Massimo Popolizio legge “La cognizione del dolore” al Teatro Studio dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, martedì 11 ottobre 2011 (ore 21). Introduce Gilda Policastro. Un evento di “Vi racconto un romanzo”.

Carlo Emilio Gadda nacque a Milano nel 1893 da genitori agiati, finché nel 1909 la morte del padre, industriale tessile, gettò la famiglia in difficili condizioni economiche. Conseguita la maturità classica, Gadda si iscrisse, contro la propria volontà, a Ingegneria. Convinto interventista, fu volontario nella Prima Guerra Mondiale ma venne fatto prigioniero e deportato in Germania. Il dolore più grande, però, fu per la morte del fratello Enrico, aviatore. Dopo la laurea, lavorò in Italia, Belgio e Argentina. Intanto, iscritto alla facoltà di Filosofia, superò tutti gli esami, senza mai laurearsi. Esordì nel 1927 sulla rivista “Solaria” e nel 1934 pubblicò “Il castello di Udine” (premio Bagutta). Nel 1936 la morte della madre e la vendita della casa paterna in Brianza gli ispirarono “La cognizione del dolore”, che vedrà la luce nel 1963. Abbandonata la professione di ingegnere, si trasferì a Firenze, poi a Roma, impiegato presso la RAI. Nel 1957 uscì “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”, paradossale capolavoro barocco, polifonico, giallo e sperimentale. Fu la fama ma sempre vissuta con un continuo rovello. Gadda si spense a Roma nel 1973, salutato come un maestro di stile e insieme di etica.

 

 

 

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