Sarà l’evento speciale “Cave of Forgotten Dreams” di Werner Herzog, proiettato in tecnologia 3D, per la prima volta al Cinema Odeon di Firenze, l’evento speciale della terza giornata del 52esimo Festival dei Popoli, lunedì 14 novembre, alle 21.30. Il film è un viaggio nella grotta più antica al mondo (Chauvet nel sud della Francia) dove sono state scoperte centinaia di pitture risalenti al periodo Paleolitico: l’utilizzo della tecnologia 3D rende la scoperta ancora più realistica ed emozionante. L’evento, organizzato in collaborazione con Fondazione Florens, sarà trasmesso in diretta streaming sul portale www.intoscana.it di Fondazione Sistema Toscana. Presente alla proiezione il direttore della fotografia Peter Zeitigler.
Al cinema Odeon la terza giornata inizia con il concorso lungometraggi alle 17.00 con “Mensajero” di Martín Solá (Argentina, 2011). Il film racconta la storia di Rodrigo, messaggero di una comunità della Puña, nel nord dell’Argentina, che lascia il suo posto per lavorare in una salina.
Alle 19.00 sarà la volta del cortometraggio “Post – industrie” di Arnaud Gerber (Francia, 2011), sulla prima inquadratura della storia del cinema (l’uscita dalle officine Lumiere).
A seguire “Ramin” di Audrius Stonys (in concorso, Lettonia, 2011): dopo aver dedicato tutta la vita allo sport, Ramin, uno dei più grandi wrestler di tutta la Georgia, decide di intraprendere un viaggio attraverso l’intera nazione che si rivelerà un profondo percorso di scoperta interiore. Tutti gli autori saranno presenti.
Allo Spazio Uno la programmazione inizia alle 17.00 con la retrospettiva dedicata a Isaki Lacuesta e la proiezione del film “Cravan vs Cravan” (Spagna, 2002) che racconta la storia di Frank Nicotra, pugile e regista, sulle tracce di Arthur Cravan, boxeur e poeta dei primi del Novecento, figura misteriosa e affascinante, scomparso senza lasciare traccia nel Golfo del Messico nel 1918.
Alle 19.00 sarà proiettato “In nessuna lingua del mondo” di Paola Piacenza (presente alla proiezione), lungo il non-confine fra Istanbul e il Bosforo in un viaggio che ci conduce prima a Kaliningrad, ex capitale della Prussia orientale, oggi un pezzo di Russia inserito nel cuore dell’Europa, tra Polonia e Lituania. La seconda tappa è Tropojë, nel nord dell’Albania non molto tempo fa capitale del banditismo. Il film osserva partecipe l’umanità che esiste “al di fuori dell’orto dell’Occidente.”
A partire dalle 21.00 spazio alla retrospettiva dedicata a Isaki Lacuesta con la proiezione di due film: “Rouch, un noir…”, un omaggio al cineasta Jean Rouch e “Los condenados”, la storia di due amici, ex guerriglieri rivoluzionari che si ritrovano nella foresta di un paese latinoamericano.
Per maggiori informazioni: www.festivaldeipopoli.org