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Giornata contro la violenza sulle Donne 2011: Olmi e tanti ospiti all’inaugurazione di Intervita

Intervita Onlus, Organizzazione Non Gorvernativa che opera nel Sud del Mondo, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne ha dato ufficialmente il via alla seconda edizione di “Siamo Pari! La parola alle donne”, rassegna cinematografica sui diritti delle donne che proseguirà al Teatro Litta di Milano fino al 26 novembre. La manifestazione si è svolta con l’appoggio e i prestigiosi Patrocini del Comune di Milano, della Provincia di Milano e della Regione Lombardia.

Alla serata inaugurale, il 24 novembre, erano presenti tanti personaggi delle istituzioni, del cinema e della cultura come Francesca Zajczyk, Delegata del Sindaco per lo sviluppo delle politiche per le Pari Opportunità per il Comune di Milano, Ermanno Olmi, Milly Moratti, Monsignor Giovanni Barbareschi e tutti gli amici di Intervita che sono intervenuti alla serata.

“Siamo Pari! La parola alle donne”, rassegna nata in collaborazione con il mensile Nick con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sulla condizione femminile, si è aperta con la proiezione in anteprima nazionale di “Maternity Blues” di Fabrizio Cattani alla presenza del regista e del cast. Gianni Canova, esperto e critico di cinema, Patron d’eccezione della rassegna ha presentato la serata insieme alla giornalista e storica testimonial di Intervita Francesca Senette.

“A legare Maternity Blues alla rassegna Siamo Pari è la voce delle donne. In una Società dove spesso viene negata, soffocata, zittita – ha commentato il regista Cattani – Nel mondo, come tutti sappiamo, esiste un sistema maschilista imperante, l’Italia non ne è immune. Molte donne che soffrono di depressione sono arrivate a gesti estremi come appunto l’infanticidio, tema trattato nel mio film, per situazioni famigliari disastrose, mariti violenti e assenti, o infanzie brutali. Dare voce, parlare di tutto questo, incentivare ed invitare le donne ad aprirsi, a sfogarsi, questo deve essere l’obiettivo del film, come lo è la rassegna Siamo Pari che ha dato a Maternity Blues una grande opportunità”.

“Quello che emerge da un’iniziativa come Siamo Pari è la logica di unità che Intervita Onlus da sempre cerca di portare avanti nelle sue azioni. – ha commentato Anna Maria Fellegara, Vice Presidente Intervita Onlus – Abbiamo messo al centro dell’attenzione le politiche di genere perché in questo momento in Italia e nel Mondo possono considerarsi della medesima urgenza rispetto alle esigenze di giustizia nei Paesi del Sud del Mondo. È importante riuscire qui e là a mantenere una continuità di azioni ed intenti!”.

Siamo Pari! continuerà fino a sabato 26 novembre con proiezioni e dibattiti pomeridiani e serali aperte al pubblico e gratuite. La rassegna porta a Milano inediti del cinema internazionale e italiano, in un viaggio attraverso i 5 continenti.

Siamo Pari! si chiuderà il 26 novembre con il Premio Intervita, un riconoscimento importante che quest’anno premia Emanuela Piovano, una regista che si è messa in evidenza per il suo ruolo in difesa delle donne.

La rassegna si inserisce nell’omonima Campagna di Sensibilizzazione di Intervita, lanciata nel 2009 a 30 anni dalla Convenzione ONU sull’Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione delle Donne per combattere la continua discriminazione della Donna e promuovere la Parità di Genere. “Parità di genere” come volontà di promuovere e tutelare i diritti delle donne, ma anche lotta alla violenza domestica e allo sfruttamento sessuale.

L’intero evento è aperto al pubblico ed è totalmente gratuito, sono presenti in loco per tutta la durata della manifestazione gli infopoint Intervita dove è possibile effettuare donazioni libere o diventare sostenitori dell’associazione.

Tutti i fondi di Siamo Pari! saranno devoluti al progetto con base in Kenia contro le mutilazioni genitali femminili. Un progetto di prevenzione e cura delle Mutilazioni Genitali Femminili che vedrà la collaborazione di Intervita con due ong locali, la Biafra Muslim Welfare Society, che gestisce la Biafra Medical Clinic, e la Horn of Africa Community Based Health Project (HAP).

Il terribile problema delle mutilazioni genitali femminili coinvolge principalmente 28 paesi dell’Africa sub-sahariana. Tali pratiche barbare non sono effettuate per alcun motivo terapeutico e ledono fortemente la salute psichica e fisica di bambine e donne che ne sono sottoposte. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che siano già state sottoposte alla pratica 130 milioni di donne nel mondo, e che 3 milioni di bambine siano a rischio ogni anno. Oggi questa piaga è in aumento in Europa, Australia, Canada e negli Stati Uniti, soprattutto fra gli immigrati provenienti dall’Africa e dall’Asia sud-occidentale.

Il progetto Intervita si concentra nell’area del Kenya, una zona che nell’immaginario collettivo gode di maggior sviluppo economico e libertà rispetto ai Paesi confinanti ma dove si verificano molti problemi sociali che vanno dalla pedofilia, l’abuso dei diritti dei rifugiati, HIV/AIDS e violenza su donne e bambine, come appunto le mutilazioni genitali femminili (MGF). Il progetto nasce con l’obiettivo di rafforzare l’organizzazione di comunità locali per interventi diretti di aiuto e aumentare la consapevolezza dei rischi che queste pratiche comportano, tentando di scardinare le false credenze che sono alla base di queste pratiche incivili.

Per maggiori informazioni: www.intervita.it

 

 

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