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Immagini dal set di “Reality” a Palazzo Incontro

In occasione dell’uscita nelle sale cinematografiche italiane di “Reality”, il nuovo film di Matteo Garrone premiato con il Grand Prix all’ultimo Festival di Cannes, 01 Distribution e Fandango Incontro in collaborazione con il Progetto ABC Arte Bellezza Cultura della Provincia di Roma, presentano la mostra delle immagini realizzate sul set del film dal fotografo Eduardo Castaldo. 32 scatti in formati diversi racconteranno il percorso fatto dal regista nella realizzazione della sua opera. La cura della mostra è affidata a Rosy Santella.

Per Castaldo quello su “Reality” è stato il primo lavoro di foto di scena. L’incontro con Garrone non è stato casuale, e se l’approccio da reportage in un cinema convenzionale può apparire eccessivo o fuori luogo, è risultato invece perfetto per raccontare il mondo di Matteo Garrone, che parte proprio dalla realtà, e di essa si nutre, per dare vita al proprio linguaggio.

E’ possibile visitare la mostra “Reality – Immagini dal set” dal 28 settembre al 21 ottobre 2012, presso Palazzo Incontro (Via dei Prefetti 22, Roma). Ingresso gratuito.

“Dopo Gomorra volevo fare un film diverso, cambiare registro e così ho provato a fare una commedia – ha detto Matteo Garrone – Il film nasce da una storia semplice, documentata, che abbiamo trasfigurato per fare una riflessione su un paesaggio contemporaneo; un viaggio attraverso un Paese. Un percorso fatto di sogni e attese di questi sogni, che si sviluppa su due piani: uno esterno, geografico e l’altro interno, psicologico. Due piani che sono fortemente connessi fra loro, infatti è proprio quel tipo di paesaggio culturale a generare i personaggi che animano la nostra storia. Reality è un film sulla percezione del reale, la storia di un uomo che esce dalla realtà ed entra nel proprio immaginario. Ho sempre pensato a Luciano, il protagonista del film, come ad un moderno Pinocchio, un personaggio con un’innocenza e un candore infantili. Infatti, filmandolo, l’ho seguito come se stesse vivendo un’avventura fantastica. Durante le riprese ero di continuo alla ricerca di quel sottile equilibrio tra realtà e sogno, ricercando anche dal punto di vista figurativo una dimensione favolistica, una sorta di ‘realismo magico'”.

 

 

 

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