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Apollo e Dafne, quando il marmo diventa cinema

Apollo e Dafne. Una delle storie più intrise di poesia e dramma che sia mai stata concepita.
Per la vendetta di un dio, Apollo è condannato ad un amore folle nei confronti di Dafne che, a sua volta, è destinata a fuggire. Apollo la insegue e Dafne, pur di non essere raggiunta, si ricongiunge alla Madre Terra in una progressiva trasformazione in albero di alloro.

E sarà dunque un viaggio nel capolavoro di Gian Lorenzo Bernini che verrà presentato il prossimo 13 giugno – ore 20.30 – al Museo di Roma Palazzo Braschi, “Bernini’s Apollo e Daphne reloaded in the 4th dimension”, un filmato concepito e diretto da Mojmir Ježek. Una sorta di cinema di marmo in cui l’artista non scolpisce un’istantanea ma un film dove si assiste allo svolgimento del mito fino ad arrivare al giovane dio, solo e disperato che scuote inutilmente l’albero in cui si è trasformato il suo amore.

Un gruppo scultoreo – l’Apollo e Dafne di Bernini – che diventa narrazione, storia, con un movimento del video che parte da immagini fisse, le foto di Stefano Fontebasso De Martino, così come il “fermo marmo” di Bernini fa muovere la drammatica sequenza raccontata da Ovidio.

La proiezione del filmato – presentato da Claudio Strinati – sarà affiancata da brani musicali e da alcuni passi del libro I delle Metamorfosi di Ovidio recitati da Luigi Diberti.

Al flauto traverso, Alessandra Di Prospero. Partecipano: Dario Evola, Accademia di Belle Arti di Roma, il regista Giuliano Montaldo, la giornalista Irene Bignardi.

L’evento è realizzato grazie al contributo di Fabiano Forti Bernini, discendente di Gian Lorenzo Bernini.

Vini offerti da Casale del Giglio.

L’iniziativa è promossa da Roma Capitale e realizzata in collaborazione con Casa del Cinema, Accademia delle Belle Arti e Associazione Amici di Villa Borghese.

 

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