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Placido e Rubini in scena con “Zio Vanja” di Bellocchio, debutto a Pistoia l’1 novembre

Debutta al Teatro Manzoni di Pistoia l’1 novembre 2013 l’attesissimo “Zio Vanja” per la regia di Marco Bellocchio, con Michele Placido e Sergio Rubini. Nel cast anche Pier Giorgio Bellocchio e Anna Della Rosa.

Lo spettacolo – prodotto da Federica Vincenti per Goldenart Production, produttore artistico Michele Placido – sarà in tournée fino al 6 febbraio 2014 nei teatri più importanti d’Italia.

Scene di Giovanni Carluccio; musiche originali di Carlo Crivelli; costumi di Daria Calvelli.

La trama ha il suo inizio nella casa di campagna ereditata dal professor Serebryakov, cognato di zio Vanja e padre di Sonia. La prima moglie, sorella di Vanja, è deceduta e il professore si è risposato con Helena. Tra amori e vicissitudini di vario genere, Serebryakov comunica a Vanja che è intenzionato a vendere il podere e questo fa uscire fuori tutto il temperamento del povero zio, che alla fine tenta di uccidere il professore con dei colpi di pistola, che miseramente non andranno a segno. Alla fine l’agiato ereditiere e Helena torneranno in città, lasciando a Vanja la possibilità di continuare ad amministrare la tenuta.

“Zio Vanja” è uno dei capolavori assoluti del teatro cechoviano, in cui si intrecciano le monotone conversazioni e le banalissime vicende di un gruppetto di personaggi. La ricostruzione minuziosa di atmosfere sospese e vagamente inquietanti, l’indifferenza abulica dei personaggi intorno agli eventi, l’indefinito senso di attesa di una catastrofe incombente rendono questo testo una geniale anticipazione della drammaturgia novecentesca.

Marco Bellocchio è uno dei registi più anticonformisti della storia del cinema italiano. Coraggioso, puntuale, deciso, ha saputo portare avanti le sue idee laiche, difendendole con la forza espressiva dell’arte, entrando nella complessità degli argomenti, dalla politica sessantottina alle conseguenze drammatiche degli anni di piombo, dalla follia dei manicomi all’incapacità di amare delle persone comuni.

 

 

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