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Salvatore Striano e Giovanna Taviani con il cinema dei fratelli Taviani

Progetto di prevenzione della devianza per l’educazione alla legalità

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Salvatore Striano, protagonista di “Cesare deve morire”, e la regista Giovanna Taviani, autrice del cortometraggio “Il Riscatto”, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato coronano finalmente un progetto a lungo coltivato: diffondere la testimonianza di una redenzione possibile attraverso la cultura e l’arte, raccontando ai giovani delle scuole il percorso che ha portato l’ex detenuto napoletano, ora attore di successo, dall’inferno dei quartieri spagnoli alla Toscana di Dante e della Resistenza italiana.

La manifestazione prevede 5 incontri con i ragazzi della scuola secondaria dei comuni di Greve (FI), San Miniato (PI), Empoli (FI) e Montopoli (PI), che coinvolgeranno anche gli studenti di Santa Croce sull’Arno (PI) e Castelfranco di Sotto (PI). Al fianco di Giovanna Taviani e Salvatore Striano, ci saranno Enzo Cintelli e Lisandro Nacci, fondatori dell’Associazione Giuseppe Gori, che nel film a cui il progetto è intitolato evocano la memoria della lotta partigiana e delle sofferenze della popolazione sanminiatese.

Nel corso della settimana, insieme al docu-corto “Il Riscatto”, dedicato alla storia di “Sasà” Striano, saranno proiettati i film di Paolo e Vittorio Taviani citati nel cortometraggio: “Cesare deve morire” (il 3 Marzo a Greve – Cinema Arrigo Boito ore 21.00 e il 6 Marzo a San Miniato – Circolo Arci Casa Culturale ore 21.00) e “La notte di San Lorenzo” (il 4 Marzo a San Miniato – Circolo Arci Casa Culturale ore 21.00 e il 5 Marzo a Empoli – Cinema la Perla ore 21.30), per ricordare, in prossimità del 70° anniversario della strage nel duomo (Luglio 1944), uno dei momenti più drammatici della storia toscana.

“Il progetto – dichiara Giovanna Taviani – è nato insieme all’idea originaria del film che ho girato con Sasà: raccontare il riscatto di un uomo che ha trovato nella cultura la forza per rinascere e per potersi perdonare. Striano ha passato gli anni più belli della sua giovinezza in una cella senza cielo, ma dopo una vita segnata dal sangue della camorra e dall’orrore del carcere, si è salvato grazie all’incontro con il teatro e l’arte. Portare ai più giovani questo messaggio ci è sembrato un passo non solo naturale, ma necessario”.

I protagonisti dell’evento, insieme alle autorità locali, incontreranno la stampa martedì 4 Marzo alle ore 12.00 nella Sala del Consiglio del comune di San Miniato.

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