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I vestiti dei sogni. La scuola dei costumisti italiani per il cinema

i-vestiti-dei-sogni-scuola-italiana-dei-costumisti-per-cinema-2015A Palazzo Braschi di Roma s’inaugura il 17 Gennaio e resterà aperta fino al 22 Marzo la mostra “I vestiti dei sogni. La scuola dei costumisti italiani per il cinema”, ideata da Camilla Morabito e a cura della Cineteca di Bologna. Un secolo di storia del cinema, dalle origini del muto fino ai trionfi dei premi Oscar, attraverso l’arte dei grandi costumisti italiani.

I protagonisti sono gli abiti ma soprattutto gli artisti che quegli abiti hanno immaginato, disegnato, creato, fatto realizzare. Citiamo solo i più noti: i premi Oscar Piero Tosi, Danilo Donati, Milena Canonero, Gabriella Pescucci. Sono loro, idealmente, a guidarci lungo l’itinerario di una rassegna che vuole superare lo stereotipo ormai usurato della mera galleria d’abiti per fare emergere il senso e l’importanza di una scuola e di una tradizione artigiana, tutta made in Italy, che ha fatto grande il cinema internazionale. Non soltanto dunque i costumisti star pluripremiati a Hollywood ma le sartorie che quei costumi hanno tecnicamente, con certosina pazienza, realizzato: Tirelli, Peruzzi, Gattinoni, Farani, Annamode, Attolini.

Con un progetto di allestimento luci affidato a Luca Bigazzi, la mostra raccoglie oltre cento abiti originali, decine di bozzetti autografi e una selezione di oggetti tra cui la pressa che Donati costruì per foggiare i costumi di “Edipo re” di Pasolini.

Un percorso cronologico che comincia dalle dive del muto con Lyda Borelli e i suoi audaci abiti in “Rapsodia satanica” (1917), per arrivare a Toni Servillo e al suo raffinato guardaroba esibito ne “La grande bellezza”; da “Matrimonio all’italiana” di De Sica al “Casanova” di Fellini, a “Marie Antoinette” di Sofia Coppola.

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