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“Quando l’Italia mangiava in bianco e nero” in Culinary Cinema a Berlino

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“Quando l’Italia mangiava in bianco e nero”, film breve di repertorio di Andrea Gropplero di Troppenburg, prodotto da Istituto Luce-Cinecittà, è presente al Festival di Berlino nella sezione speciale Culinary Cinema, dedicata al cibo nelle sue diverse declinazioni.

“Quando l’Italia mangiava in bianco e nero” è un viaggio documentato e sorridente nella storia e nella filosofia concreta di un’eccellenza mondiale: la cucina italiana.

Energia, convivialità, tradizione e sperimentazione. Ma anche educazione, emancipazione, e su tutto una ricetta per il buon vivere.

Attraverso rare immagini del grande Archivio dell’Istituto Luce, un rapido e gustoso reportage tra piatti, cucine, testimonianze e gag di personalità dello spettacolo e della cultura. E una riflessione estemporanea sui cambiamenti negli ultimi 90 anni del concetto di alimentazione, sulla territorialità, sull’energia prodotta dal buon cibo. Con uno sguardo sui mutamenti stessi del Paese visti attraverso un osservatorio inusuale: la buona tavola.

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Prodotto e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà. Regia Andrea Gropplero di Troppenburg. Montaggio Patrizia Penzo. Produzione esecutiva Maura Cosenza.

Andrea Gropplero di Troppenburg (Udine, 1963). Regista, sceneggiatore e produttore di lungometraggi, corti, film documentari. Fondatore della Pidgin, casa di produzione indipendente bolognese. Ha co-prodotto, tra gli altri, “Rostropovich Vishnevskaya Elegia” di Alexander Sokurov e “Mary” di Abel Ferrara. Si trasferisce a Roma nel 2009 dove attualmente vive e lavora.

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