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Maria Rosaria Omaggio e la PFM al Giffoni 2015 per il corto “Hey you!”

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Maria Rosaria Omaggio e la Premiata Forneria Marconi, nota anche come PFM, saranno al Giffoni Film Festival il 20 luglio per il cortometraggio “Hey you!”.

“Quando Maria Rosaria Omaggio ci ha parlato di Hey You!, aveva già terminato le riprese – spiega la PFM – Sorridendo, ci ha confidato di aver usato la nostra musica come linea guida per il suo lavoro. L’entusiasmo di Maria Rosaria ci ha contagiato, tanto da avere subito accettato di adattare alcune nostre composizioni alle immagini del suo film”.

“Hey You” è un film muto, senza dialoghi, solo musica, ma musica classica arrangiata rock.

Una donna, proprietaria di una fabbrica di mezzi per il cinema, è ancora nel suo ufficio dopo la chiusura. Si accorge nei monitor di sicurezza che nella sala macchine c’è un bambino in giro con l’uomo delle pulizie. Furiosa per l’intrusione e il possibile pericolo per il bambino, corre fuori dall’ufficio e va in cortile per raggiungere l’area di lavoro. Il guardiano e la moglie non hanno visto nessuno. E la grande porta di ferro marrone è già chiusa.

In sala macchine la donna chiede all’inserviente chi sia il bambino e dove si trovi. L’uomo ha paura, nega. Girando per l’edificio, il ragazzino scopre vecchie camere a pellicola su treppiedi e ne è affascinato; la donna lo vede, lui corre via. Lei sorride e lo segue.

L’inseguimento termina in cortile, dove il monello ha spaccato un vaso di vetro, poi il ragazzino scompare attraverso la porta in metallo che non è più marrone ma decorata con un gigantesco murale dove è scritto “Hey You”, tra una vecchia macchina da presa, una sedia da regista, rulli di pellicola, l’insegna del “Laboratoire Lumière” e lo schizzo del bambino con uno strano berretto.

La donna esita, ma accetta l’invito ed entra per seguirlo. Si ritrova… in una magica New York anni ‘20, di fronte al “Laboratoire Lumière”. Lì la aspetta il monello, ora vestito come sul murale. Si avvicina, ma lui scappa ancora e la strada è deserta. La donna cerca, quando di sorpresa appare l’uomo delle pulizie che esce da un edificio, ma veste i panni e i gesti di Charlot: il vagabondo di Chaplin con i pantaloni larghi retti da strambe bretelle, la giacca da tight, la bombetta, un grosso paio di scarpe, un bastone di bambù e i famosi baffetti.

Il ragazzino ricompare e lancia una palletta rossa alla signora, lei la raccoglie mentre il vagabondo e il monello scompaiono dentro un altro edificio. Lei entra, anche se stupita – sono quinte di un set cinematografico e si ritrova avvolta nel buio più totale, con la palla rossa stretta in mano, dentro un piccolo teatro.

Assisterà alla performance de Il monello dal film di Chaplin “The Kid”.Quando il bambino si ammala, la signora subisce una metamorfosi e si trasforma nella madre del bambino, che sarà l’unico a pronunciare delle parole sonore: “Ehi, tu!” .

La signora e il bambino, mano nella mano vanno, con gioia verso il tramonto sulla via Appia, ma solo dopo aver lanciato la palletta rossa verso gli spettatori.

Il Comitato Italiano per l’UNICEF sostiene la sua Goodwill Ambassador Maria Rosaria Omaggio perché tratta con grande sensibilità e delicatezza nel cortometraggio “Hey you!” il tema del diritto alla partecipazione e alla libera espressione per tutti i bambini. La vita artistica e culturale di un Paese si sviluppa e si arricchisce con il contributo irrinunciabile di ogni bambino. 

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