Sarà in scena al Teatro della Cometa di Roma dal 17 al 27 settembre 2015 “Il cambio dei cavalli”, scritto ed interpretato da Franca Valeri, in scena con Urbano Barberini e con Alice Torriani. La regia è di Giuseppe Marini.
Una vecchia signora ironica e raffinata; un ricchissimo imprenditore (figlio dell’amante storico, morto da alcuni anni, della vecchia signora); una specie di escort, arrampicatrice sociale. L’imprenditore sfreccia, indolente e infastidito, lungo il suo percorso di finanziere e puttaniere, ma sempre più spesso si concede una sosta, “il cambio dei cavalli”, appunto, da questa sua improbabile e comprensiva matrigna. Con lei intrattiene discorsi bizzarri e laterali, ma che toccano nel profondo la sua debolezza esistenziale. E la ragazza? La ragazza, nonostante tutto, alla fine se lo sposerà.
Franca Valeri, una nuova commedia.
“Il cambio dei cavalli” è stato nei secoli quello che oggi si chiama (per ora) far benzina. Il viaggio riprende, i cavalli sono freschi, il serbatoio è pieno. Il tema mi affascina metaforicamente dato che, se il teatro ha potuto toccare sublimi vette drammaturgiche, come anche assumersi l’oneroso compito di interprete della causa civile, è certamente, da sempre, il miglior contenitore delle segrete ambiguità dei rapporti umani.
La protagonista di questa commedia ha nella vita di due uomini (uno raccontato, l’altro presente), un ruolo confortante e insieme chiarificatore, che è il senso della vera complicità.
I due uomini sono padre e figlio, il che pone spesso in scena il problema del conflitto generazionale.
Ho scritto ancora una volta per Urbano Barberini, confidando nella sua raffinata capacità di interpretare l’inquietudine dell’uomo moderno.
A due generazioni bisognava opporre la terza, qui una giovane donna. Anche la sua improntitudine potrebbe mascherare la “stanchezza dei suoi cavalli”.
Ma è naturalmente una commedia comica.
Franca Valeri