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Venezia 72: ritratto di donna in “Ana Yurdu” (Motherland)

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Un doppio, emozionante ritratto di donna sullo sfondo della Turchia di oggi, sospesa tra modernità e tradizione: è  “Ana Yurdu” (Motherland), il film della giovane Senem Tüzen (1980) in concorso domani – lunedì 7 settembre – alla 30. Settimana Internazionale della Critica.

Come in tanto cinema turco contemporaneo, anche qui l’intimità dei rapporti familiari si fa specchio di un’intera società. E così il “duello” tra Nesrin, che dopo un divorzio doloroso fa ritorno al villaggio di sua nonna per coronare il suo sogno di scrittrice, e la madre che – non invitata – appare all’improvviso, finisce per mettere non soltanto i propri mondi interiori, distanti se non inconciliabili, ma anche le contraddizioni di un intero Paese

“In Turchia – spiega la regista – ci sono milioni di persone che, come Nesrin, sono cresciute in città dopo che i genitori hanno lasciato i propri villaggi d’origine. Il punto di vista e le aspettative di questi giovani sono spesso ben distanti dal modo di vedere tradizionale e religioso dei loro genitori: e soprattutto per le ragazze è difficile far convivere le influenze della famiglia con quelle della società in cui stanno crescendo”.

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SPECIALE
72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
2-12 settembre 2015

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