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Schermi Pirata: Blues Brothers al Foro Italico venerdì 27 maggio

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Dopo il successo della proiezione di “Brutti, sporchi e cattivi” sul Monte Ciocci a Valle Aurelia, Piccolo Cinema America e CityFest, il programma di eventi culturali della Fondazione Cinema per Roma, annunciano il secondo appuntamento della XVII edizione di #SchermiPirata, in programma venerdì 27 maggio alle ore 21.00. Sulla scia dei successi di “The Rocky Horror Picture Show”, proiettato sulle mura di Castel Sant’Angelo, e di “The Wall” all’Isola Tiberina, la manifestazione si sposterà in un’altra location d’eccezione, lo stadio Nicola Pietrangeli, all’interno del Parco del Foro Italico. Costruita in epoca fascista (tra il 1931 ed il 1933), su progetto dell’architetto Enrico Del Debbio, la struttura, che può contenere 3.720 spettatori, è famosa in tutto il mondo per le statue che circondano il campo, raffiguranti le discipline sportive, e per la gradinata a ellisse realizzata con i marmi Carrara. Grazie a uno schermo di undici metri installato appositamente nello stadio, il pubblico potrà assistere alla proiezione di “The Blues Brothers” di John Landis.

L’evento è organizzato con il sostegno della Regione Lazio e in collaborazione con il CONI, che ha gentilmente concesso lo spazio. Sarà possibile accedere alla proiezione, rigorosamente a ingresso gratuito, a partire dalle ore 20 da via dei Gladiatori. A presentare il film sarà il giornalista e critico Ernesto Assante.

“È una gioia e un segnale forte per Fondazione Cinema per Roma partecipare alla creatività espressa da Piccolo America nella valorizzazione del territorio – spiega Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma – Un dialogo tra movimento e istituzioni che in questo caso coinvolge anche la musica e lo sport e per il quale non possiamo non ringraziare il CONI e la Regione Lazio nella figura del suo presidente Nicola Zingaretti”.

“Gli Schermi Pirata – dichiara Valerio Carocci, presidente dell’associazione Piccolo Cinema America – sono libertà, fantasia e creatività al tempo stesso, sono il coraggio di chi non accetta l’imposizione di barriere e limiti, sono l’idea di una città e di una sua offerta culturale diversa, viva e basata sul rapporto tra la sua storia, i suoi luoghi ed ogni forma di espressione artistica. Abbiamo ideato il XVII degli Schermi Pirata per poter accogliere il massimo numero di spettatori possibili attorno alla proiezione di ‘The Blues Brothers’ di John Landis, film volutamente ancora mai proiettato dalla nostra esperienza, al fine di poterlo omaggiare con un luogo adeguato. Riteniamo importantissime queste collaborazioni perché dimostrano che in città, nonostante la totale crisi politica dei partiti, ci sono ancora validi interlocutori istituzionali, capaci di ascoltare e dialogare con le realtà spontanee e giovani. Non lasciarsi spaventare dai percorsi di ‘lotta’, ma al contrario comprenderli e sostenerli è ciò che c’è di più utile e positivo in un momento come questo segnato da un grave malessere sociale e culturale. Perciò non possiamo che esprimere ancora una volta vicinanza e preoccupazione per tutti quegli spazi a rischio sgombero, che in questi anni hanno costantemente garantito servizi sociali e culturali, in particolare nei quartieri periferici della capitale”.

“Abbiamo immaginato questo evento circa un anno fa – conclude Carocci – Da quel giorno non abbiamo mai cambiato idea sulla sua natura: il rapporto tra la musica, il cinema, lo sport e l’architettura di questo stadio rende unica ed irripetibile la proiezione. Gli SchermiPirata sono per noi un’importante rivendicazione culturale, sociale e politica, organizzare questi eventi significa infrangere l’assordante silenzio di offerta culturale e sociale che dilaga nella città di Roma. Siamo felici di questa nuova collaborazione, in particolare per il bellissimo rapporto instaurato con il CONI grazie al gentile dialogo di Sabrina Alfonsi, presidente del Muncipio I: siamo sicuri che questi spazi siano luoghi importantissimi e che possono garantire alla città una possibilità di rinascita e crescita culturale”.

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