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Bellaria Film Festival 2016: tra i vincitori “Mia madre fa l’attrice” e “Il solendo”

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Domenica 29 maggio la giuria del 34° Bellaria Film Festival, composta da Jacopo Quadri (presidente), Claudia Gerini, Matteo Scanni, Michele Sancisi e Teho Teardo, ha assegnato i premi dei concorsi Italia Doc e Casa Rossa Art Doc.

La cerimonia di premiazione si è svolta al Cinema Astra di Bellaria ed è stata condotta da Graziano Graziani, con la partecipazione di Claudia Gerini. Durante le cerimonia è stato assegnato anche il Premio Casa Rossa alla carriera a Jacopo Quadri.

CONCORSO ITALIA DOC

PREMIO ITALIA DOC ex aequo

“Mia madre fa l’attrice” di Mario Balsamo (2015, 78’)
“Per la freschezza dello sguardo, la forza della scrittura e la disinvoltura con cui gioca con il genere documentario e il cinema di finzione, costruendo una storia intima ed emotivamente coinvolgente. Per averci fatto conoscere un personaggio strepitoso, che conferma il detto La mamma è sempre la mamma”.

“Il solendo” di Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis (2015, 70’)
“A una storia arcaica, dove il tempo è sospeso e la natura una presenza misteriosa e inquietante. Per la capacità di ragionare intorno a un interrogativo affascinante come la possibilità di vivere al di fuori della società”.

MENZIONE GIANNI VOLPI

“Il matrimonio” di Paola Salerno (2016, 84’)
“A una storia familiare che riflette con sguardo lucido e dolente sulla fragilità e l’imprevedibilità degli affetti, con un lavoro di osservazione partecipata che interpreta la migliore tradizione del cinema del reale”.

CONCORSO CASA ROSSA ART DOC

PREMIO CASA ROSSA ART DOC

“Nicola Costantino. La artefacta” di Natalie Cristiani (2015, 75’)
“A uno splendido esordio alla regia, per la forza visiva, il rigore formale e l’equilibrio di sguardo con cui porta lo spettatore a scoprire il mistero del processo creativo di una grande artista”.

MENZIONE PAOLO ROSA

“La mia casa e i miei coinquilini. Il lungo viaggio viaggio di Joyce Lussu” di Marcella Piccinini (2016, 57’)
“Per la capacità di fare cinema a partire da un racconto orale privo di ogni elemento visivo, per la raffinatezza della ricostruzione storica e per il lavoro di ricerca, selezione e organizzazione dei materiali d’archivio che restituiscono agli spettatori lo spessore di una figura che unisce poesia, politica e umanità”.

MENZIONE STRAORDINARIA B.I.M. 60

Per celebrare i sessant’anni del comune autonomo di Bellaria Igea Marina, la direzione del Bellaria Film Festival ha deciso di attribuire, solo per quest’anno, una menzione straordinaria dedicata a quei luoghi della provincia italiana che riescono a farsi portatori di uno sguardo “altro” sulle relazioni umane e sul modo di fare cultura. La menzione è stata assegnata a uno dei lavori presentati nel concorso Italia Doc.

“L’ombelico magico” di Laura Cini (2015, 72’)
“A un’opera che indaga la relazione tra umano e magico in una terra di provincia arcaica e al tempo stesso moderna, utilizzando un linguaggio costantemente in bilico tra antropologia e poesia”.

Nella foto la consegna del Premio Italia Doc a Mario Balsamo (foto: Diane).

Per maggiori informazioni: www.bellariafilmfestival.org

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