Presentato alla Berlinale 2016, arriva sabato 11 giugno a Biografilm Festival 2016 – International Celebration of Lives (10-20 giugno, Bologna), nella sezione Focus No Borders, l’anteprima italiana di “Les Sauteurs” (Quelli che saltano), il documentario shock sulla vita, e sull’attesa, dei migranti che in questi mesi tentano il tutto e per tutto per entrare nell’enclave spagnola di Melilla, vessillo europeo in terra marocchina.
Sono più di mille sul monte Gurugu, in Marocco, a cercare di oltrepassare le tre barriere di metallo e lamiera che li separano dall’Europa, l’“Eldorado”, il futuro. Abou Bakar Sidibé è uno di loro, un giovane maliano vissuto su quella montagna, che, grazie ai registi Moritz Siebert e Estephan Wagner, ha preso in mano la telecamera per testimoniare la sua vita e quella dei suoi compagni, senza filtri né fiction, tra attese, partite di calcio, ferite e attacchi della polizia locale.
L’occhio di Abou ci mostra quanta vita c’è al di qua del muro: una vita ammassata e precaria, ma a suo modo piena di progetti e di voglia di riscatto. Abou ci accompagna dentro le storie degli abitanti del monte Gurugu, del loro passato e dei loro desideri di futuro, attraverso la quotidianità di una comunità di soli uomini che attendono il momento del salto, tra fame e attese, ma anche partite di calcio e sessioni di rap improvvisate. Mentre elaborano delle strategie, si fasciano le ferite provocate dal filo spinato delle recinzioni e dalla polizia, le immagini a infrarossi delle telecamere di sorveglianza ci mostrano i tentativi di salto: quel salto oltre il muro che è la porta, reale e metaforica, dell’Occidente, la loro unica speranza per il futuro.
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