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“È un processo irreversibile” all’Argot Studio con Pier Giorgio Bellocchio e Arcangelo Iannace

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Debutta il 10 gennaio 2017 al Teatro Argot Studio di Via Natale del Grande, a Roma, “È un processo irreversibile”, un nuovo progetto firmato Argot Produzioni in collaborazione con Tiepolo. Il testo scritto da Arcangelo Iannace è curato nella regia da Francesco Zecca. In scena Pier Giorgio Bellocchio e Arcangelo Iannace.

Sinossi
Due uomini (forse uno) si trovano dinanzi alla catastrofe universale: il mondo sta per esplodere e solo a loro è concesso di salvarsi, grazie ad una misteriosa invenzione. E’ questa la condizione che dà inizio ad una cruda e disarticolata rappresentazione, un dialogo che trae dalla paradossale situazione il pretesto per rivelare l’oscena ridicolaggine di due esseri (o forse uno solo) colti nel loro caotico divenire che non conosce nemmeno più il privilegio dell’angoscia e che non ammette alternative di esito. Una resa dei conti che non offre nemmeno il conforto della disperazione; non sono uomini vinti quelli che si raccontano ma persi senza sconfitta. Siamo di fronte a un processo irreversibile che si svolge come un incubo di amara leggerezza.

Dalle note dell’autore
Penso che l’uomo sia un eroe, suo malgrado. Costretto ad un grande viaggio che ha come obiettivo, la ricerca stessa di un obiettivo, un motivo anche semplice per accettare che tutto debba finire prima o poi. Con questa verità nel cuore, incontra se stesso di continuo e si scontra con la difficoltà di trovare degli espedienti, dei trucchi, delle nuove strategie per nascondere a se stesso che sta per morire e basta, dal giorno stesso in cui è nato. Questo affaccendarsi continuo genera dinamiche paradossali, surreali e spesso goffamente comiche che fanno veramente molto ridere. Così per comune senso dell’umorismo ci siamo incontrati con Pier Giorgio Bellocchio, Francesco Zecca e Francesco Spaziani. Una poetica condivisa ci ha fatto rischiare un nuovo spettacolo insieme.
(Arcangelo Iannace)

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