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“Oltre il confine” vince il Premio Città di Imola al Trento Film Festival 2017

Il film racconta la storia del grande alpinista dallo spirito inquieto e solitario, Ettore Castiglioni

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“Oltre il confine”, il film diretto dai padovani Andrea Azzetti e Federico Massa, vince il Premio “Città di Imola”, assegnato ogni anno al miglior film, fiction, o documentario italiano. Il film, selezionato al Trento Film Festival 2017, ha ricevuto il riconoscimento nel corso della manifestazione.

A giudicare la pellicola, che racconta la storia del grande alpinista dallo spirito inquieto e solitario, Ettore Castiglioni, come miglior film dell’anno una giuria composta da Reinhold Messner (presidente), Roberto De Martin (presidente del Trento Film Festival), Valter Galavotti (Comune di Imola), Roberto Paoletti (Sezione CAI di Imola), Giuseppe Savini (Fondazione Cassa di Risparmio di Imola) e Mauro Bartoli (regista).

Il Premio è stato assegnato con la seguente motivazione: “I film sulla montagna spesso ci propongono un mondo la cui maestosità quasi metafisica sovrasta l’uomo-scalatore riconducendolo ai suoi limiti e alla sua finitezza. Questo non avviene nel film diretto da Andrea Azzetti e Federico Massa. La storia di Ettore Castiglioni, personaggio che si impone per il suo spessore umano e l’impegno etico e civile, ci viene raccontata lentamente, senza colpi di scena ed effetti speciali, armonizzando con un linguaggio equilibrato e convincente immagini d’epoca, sequenze di fiction molto efficaci che vedono come protagonista Stefano Scandaletti, letture dai diari di Ettore Castiglioni e preziose testimonianze, tra cui spicca per intensità quella del nipote Alessandro Tutino”.

Ettore Castiglioni trovò una nuova ragione di vita accompagnando al confine svizzero profughi ed ebrei in fuga dalla guerra. La ricerca di una libertà assoluta lo guidò anche nella sua ultima misteriosa impresa, sulla quale lo scrittore Marco Albino Ferrari cerca di fare luce. Ed è proprio Ferrari, curatore dell’edizione critica del diario, che in “Oltre il confine” ripercorre i momenti salienti della vita dell’alpinista, addentrandosi nel mistero della sua morte. Ad accompagnarlo, la voce del diario dell’alpinista, sulla scena interpretato dall’attore padovano Scandaletti, che riporta le sue angosce e le sue speranze. Da Milano a una cabinovia, che sale verso la montagna, da una caserma in abbandono a una baita nascosta, che fu il luogo in cui si rifugiò dopo l’8 settembre, e dove fece vita da partigiano.

“La figura di Ettore Castiglioni alpinista è ampiamente conosciuta e celebrata in Italia – raccontano i registi – molto meno la vicenda umana. Fonte principale sulla sua vita sono i suoi ‘Diari’, depositati presso l’archivio di Arezzo da Saverio Tutino, scomparso nel 2011, e ora fisicamente nelle mani di Alessandro Tutino, nipote di Castiglioni, e da noi incontrato per una lunga intervista. Leggendo i diari abbiamo scoperto una personalità complessa, dominata da un malessere interiore e continuamente alla ricerca di sè stesso. Crediamo che la modernità e il fascino della figura di Castiglioni risiedano in un fondamentale dualismo. Da un lato, un uomo colto e dall’animo nobile, dotato di una forte volontà, e dall’altra, un sognatore, chiuso in se stesso e incapace di aprirsi agli altri”.

Al montaggio di “Oltre il confine” Azzeti e Massa hanno voluto Benni Atria, montatore pluripremiato, vincitore del David di Donatello per il suo lavoro in “Diaz” di Daniele Vicari, mentre nel cast tecnico molte le figure legate al Nordest, come quella dei veneziani Lorenzo Pezzano e William Carrer, che, insieme ai registi e a Gerassioms Valentis, hanno curato le riprese. Il film, sostenuto dalla Trentino Film Commission, CAI, Vibram, Montura, Credito Valtellinese, SAT, Comune di Pinzolo, BIM e Comune di Ruffrè, la cui durata è di ’66, è stato prodotto da GiUMa Produzioni (gestita da tre professionisti trentini), Gooliver (associazione padovana), Imago Film in compartecipazione con RTS – Radio Televisione Svizzera e in associazione con AViLab – Studio All Image.

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