Home Uncategorized Le storie vere delle Giornate degli Autori a Venezia 74

Le storie vere delle Giornate degli Autori a Venezia 74

gianni-agnelli-film-2017

In questa quattordicesima edizione, alle Giornate degli Autori, va in scena la verità, nient’altro che la verità. Se è vero che il cinema è la vita senza le parti noiose (parafrasando Hitchcock), gli Autori di quest’anno sono la prova che questa vita e la sua essenza possono essere raccontate nei diversi toni del linguaggio cinematografico, a volte emulando la realtà, a volte ispirandosi ad essa, altre solo sfiorandola.

L’americano Nick Hooker, per esempio, col suo documentario ci racconta da un nuovo punto di vista la verità su Agnelli. Il documentario Il Risoluto di Giovanni Donfrancesco è un monologo sulle memorie di un fascista emigrato in America. Il contagio, che segna il ritorno alle Giornate della coppia Botrugno-Coluccini, è “un’autobiografia fittizia” tratta dal romanzo di Walter Siti. L’artista iraniana Shirin Neshat (Leone d’argento nel 2009), tra canzoni e abiti da favola, ci accompagna a scoprire un mito della musica araba col suo film Looking for Oum Kulthum, mentre l’esordiente Valentina Pedicini con Dove cadono le ombre ferma la sua lente d’ingrandimento su una verità dimenticata: lo sterminio dei bambini Jenish in Svizzera a metà del secolo scorso. Verità senza veli e libertà arrivano da New York con James Lester che presenta il documentario Getting Naked: A Burlesque Story. Tutte le storie vere delle Giornate.

Shirin Neshat, col suo Looking for Oum Kulthum (che sarà presentato al pubblico il 2 settembre alle 17.00 in Sala Perla) costruisce una bio-pic senza limitarsi a raccontare la vita d’artista. Il suo è un intreccio tra i turbamenti della protagonista e la sua eroina, dove cinema e meta-cinema si alternano e confondono: da una parte una regista col sogno di realizzare un film sulla più grande diva del mondo arabo, dall’altra la vita della cantante, parentesi di verità nella finzione. Shirin porta alle Giornate un film in costume di una straordinaria bellezza formale che per un verso può ricordare Evita mentre dall’altro ci svela un delicato ritratto dell’Egitto del secolo scorso.

Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, per la loro opera seconda, si cimentano in un adattamento del romanzo Il contagio di Siti (in programma il 1 settembre alle 16.45 in Sala Perla). La storia è quella di una Roma involgarita che ha smarrito le virtù della borgata e si affeziona ai vizi borghesi. Gli “scandalucci” politici li riconosciamo in sottofondo ma la vita dei protagonisti del film si muove tra i piani sequenza di un palazzo del quartiere Laurentino 38 e le notti d’amore a pagamento, con la televisione accesa in secondo piano. Uno straordinario Vincenzo Salemme nel ruolo drammatico dello scrittore-narratore innamorato del marchettaro (Vinicio Marchioni).

Valentina Pedicini, con la sua opera prima, ci porta Dove cadono le ombre, un’inquietante casa di riposo che un tempo è stata un orfanotrofio (il film sarà presentato il 3 settembre alle 17.00 in Sala Perla). Il dato storico è la terribile vicenda del genocidio del popolo Jenish: nel tentativo di estinguerli, nella civilissima Svizzera, venivano loro sottratti i bambini per essere rinchiusi in ospedali psichiatrici per “purificarli”, guarirli e spesso ucciderli. Si contano almeno settecento vittime tra il 1935 e gli anni settanta. La Pedicini ci porta nell’inferno vissuto dalla protagonista, fatto di ossessioni e ricordi mostruosi tra i quali scavare. Un film coraggioso, con una fotografia gelida che arriva fino al cuore.

Giovanni Donfrancesco è andato fino ai boschi del Vermont a scovare Il risoluto (in programma il 6 settembre alle 22.00 in Sala Perla 2), al secolo Piero, un anziano signore emigrato negli States che, con la luce di una lampada da tavolo e la voce stanca, racconta della sua vita da fascista quando era appena adolescente. Donfrancesco, sembra riscrivere Il sentiero dei nidi di ragno di calviniana memoria in controcampo: un ragazzino che non sa nemmeno cosa sia la guerra che si trova a farla da volontario appoggiando i fascisti. Oggi quel giovane sprovveduto è l’anziano che racconta l’altra faccia della storia, delle violenze inflitte e dei suoi sentimenti di oggi che oscillano tra il pentimento e la fierezza di “un uomo completo”, risoluto.

Nick Hooker presenta Agnelli (il 3 settembre alle 22.15 in Sala Perla 2). Una storia che abbiamo sempre avuto l’abitudine di considerare troppo nostra, dimenticando che l’avvocato Gianni Agnelli, fu considerato per lungo tempo il playboy più glamour del mondo. Oggi, questa storia, la ripresenta Hooker da un nuovo punto di vista con l’aiuto di HBO che lo produce e corona l’internazionalizzazione di una biografia straordinaria: dal “padre” della FIAT ai dolori della vita privata, dalla fama internazionale ai segreti di famiglia.

Dulcis in fundo, facciamo un salto nella grande mela, la città delle avanguardie, dove il Burlesque è tornato di moda sin dagli anni novanta diventando uno stile di vita per le protagoniste di Getting Naked: A Burlesque Story, il documentario diretto da James Lester (il 4 Settembre alle 22.30 in Sala Perla 2). Nel jet-set della commedia osé, c’è la mogliettina perfetta che cuce i propri costumi a mano nel tempo libero e le maggiorate che amano esibirsi in coppia, c’è chi impartisce lezioni di autostima ad altre donne e chi vive per il gusto della performance. Tutte giocano con il sesso e con la propria libertà, amano il travestitismo e vogliono partecipare alla più importante competizione di Burlesque d’America. Lester porta alle Giornate un nuovo modo di guardare alle performers del nudo, una nuova declinazione di erotismo, un film eccitante che racconta la passione e commuove.

“Alle Giornate degli Autori – dice il direttore Giorgio Gosetti – non crediamo più da tempo alla vecchia favola per cui i documentari sono più autentici dei film di finzione, come abbiamo dimostrato sin dagli anni scorsi. Crediamo piuttosto nella libertà di ciascun autore di raccontare attraverso il linguaggio che più gli è consono. Poi, in sala, lo spettatore crederà in quella storia come l’unica possibile. E’ vero che quest’anno la realtà circostante, dagli accadimenti storici ai personaggi leggendari, ha offerto materiale prezioso ai film della nostra selezione. Noi ci siamo limitati a registrare questa tendenza e proponiamo al nostro pubblico il prodotto raffinato che ne è venuto fuori, perché ne possa godere come è successo a noi.”

L’appuntamento con le storie vere delle Giornate degli Autori e i registi che le hanno raccontare è nelle sale del Lido di Venezia da mercoledì 30 agosto.

 _______________________________________________________________________

Le Giornate degli Autori, promosse da ANAC e 100autori, sono una sezione indipendente della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.

Main Sponsor: Direzione Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, BNL Gruppo BNP Paribas.

Creative Partner: Miu Miu. Partner: SIAE, Sub-ti, Premio Lux del Parlamento Europeo.

Partner Tecnici: Frame by Frame, I-Club, L’Eco della Stampa, Europa Cinemas, Cinecittà News, Cineuropa.

INFO: www.venice-days.com

 _______________________________________________________________________

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here