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“Moby Dick”, il corto di Nicola Sorcinelli con Kasia Smutniak vince il Premio Mauro Mancini

La pellicola, girata in Puglia in mare aperto e già vincitrice del Nastro d’Argento al miglior cortometraggio 2017, racconta i viaggi paralleli di due giovani donne, una delle quali clandestina

È “Moby Dick” (Italia, 2017), il film di Nicola Sorcinelli che racconta la storia di due giovani donne – una delle quali clandestina – alla ricerca della salvezza nelle acque della Puglia, ad aggiudicarsi la prima edizione del Premio cinematografico Mauro Mancini, il riconoscimento intitolato al giornalista toscano storica firma de La Nazione e marinaio appassionato, dedicato ai cortometraggi che raccontano il rapporto tra l’uomo e la navigazione. La premiazione si terrà questa sera, alle 21.00, presso il Cinema Castello (via Calvino 1) di Castiglione della Pescaia (Gr), alla presenza del regista e della protagonista Kasia Smutniak, nell’ambito della seconda Festa del Cinema di Mare (in caso di pioggia l’evento sarà spostato alla biblioteca Italo Calvino, in piazza Garibaldi).

Il riconoscimento, un premio in denaro di 1.000 € e una proiezione autunnale al cinema La Compagnia di Firenze, è stato assegnato da una giuria presieduta dal critico cinematografico e curatore della manifestazione Claudio Carabba e composta dal direttore del Festival dei Popoli Alberto Lastrucci, dalla direttrice del Clorofilla Film Festival Simonetta Grechi e dal direttore sportivo del Club Velico di Castiglione della Pescaia Michele Tognozzi.

“Dopo aver apprezzato la buona qualità dell’ampia selezione di film in concorso – hanno detto i giurati – abbiamo deciso all’unanimità di assegnare il premio a ‘Moby Dick’. La storia è semplice: una pescatrice solitaria nella notte, un incontro imprevisto, emozione e sgomento davanti a una realtà sempre più tragica. Per lo stile originale e al tempo stesso lieve e cupo con cui il regista, che punta molto anche sull’intensità drammatica della protagonista, tratta uno dei più gravi temi del mare (o meglio del mondo) contemporaneo”.

Kasia Smutniak è Bianca, madre che cerca di cambiare il proprio destino a bordo del suo vecchio peschereccio: il Moby Dick.

“Normalmente ci penso mille volte prima di accettare un ruolo – ha detto l’attrice in un’intervista – in questo caso, però, ho detto subito di sì. Mi hanno convinta immediatamente la sceneggiatura, il tema, il regista. Le riprese si sono svolte in Puglia per tre giorni, anzi per tre notti, costantemente sotto la pioggia. Abbiamo girato con un gruppo di persone dei centri di accoglienza vicini. È stata un’esperienza umana molto forte e bellissima che rifarei altre mille volte. C’erano ragazzi di diverse etnie che parlavano più lingue. Tra di loro ricordo un musicista, un medico: tutte persone che sono state costrette a scappare dalle loro case e che meritano una possibilità di vita vera, com’è diritto di tutti. Ho sentito forte la necessità di parlare di questo tema così attuale. Così tragico. Uno sguardo su una realtà che vogliamo considerare lontana ma che lontana non è per nulla e che ci coinvolge in prima persona, proprio come il personaggio che interpreto”.

La Festa del Cinema di Mare, a cura di Claudio Carabba, è realizzata da Quelli dell’Alfieri con il sostegno del Comune di Castiglione della Pescaia e in collaborazione con Quelli della Compagnia, Club Velico Castiglione della Pescaia, Festival dei Popoli, Clorofilla Film Festival, RRD Roberto Ricci Designs, associazione culturale Kansassìti e Acot Castiglione della Pescaia.

Info: www.spazioalfieri.it 

 

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