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“Il Cinema in Piazza” esce da San Cosimato e invade la periferia della Città di Roma a Tor Sapienza, Ostia e Monte Ciocci

Roma, 12 febbraio 2018 – Il Piccolo Cinema America presenta “Il Cinema in Piazza”, il progetto alternativo alla manifestazione dell’Estate Romana. Con questa proposta Roma potrà godere di 2699 sedute e 3 schermi cinematografici per un totale di 185 proiezioni ad ingresso gratuito.

L’associazione Piccolo Cinema America, forte del successo dell’arena che ha illuminato le passate tre estati di Piazza San Cosimato a Trastevere, propone un progetto ambizioso per l’estate 2018: portare l’esperienza di Piazza San Cosimato nella periferia della città. Proiezioni gratuite alla presenza di registi e attori con maratone notturne il sabato sera, escludendo i titoli della stagione in corso, nel pieno rispetto delle sale e delle arene cinematografiche a pagamento.

Le location delle tre rassegne, lontane dai centri abitati e quindi senza alcuna necessità di deroghe per la concessione, saranno: il Porto Turistico di Roma ad Ostia, Monte Ciocci a Valle Aurelia ed il Casale della Cervelletta a Tor Sapienza.

Tolta l’area riguardante il Porto Turistico di Roma, il progetto è stato immaginato in luoghi, e più in generale territori, dove l’amministrazione Capitolina e i Municipi di competenza non sono riusciti negli anni ad individuare soggetti in grado di poter realizzare progetti culturali, in special modo cinematografici, nei mesi di giugno e luglio, nonostante i contributi stanziati in relazione all’inclusione di queste aree nel bando annuale dell’Estate Romana.

Con il PORTO TURISTICO DI ROMA OSTIA (MUNICIPIO X), attualmente sotto amministrazione giudiziaria per conto del Tribunale di Roma, è stato stipulato un contratto con l’amministratore, dr. Donato Pezzuto, in data 30/01/2018. Per 90 giorni consecutivi, dall’11 giugno all’8 settembre 2018, il Piccolo Cinema America porterà alla cittadinanza di Ostia una platea da 1500 posti a sedere, uno schermo 12m x 8m, proiezioni ad ingresso gratuito in lingua originale, alla presenza di attori e registi, su una superficie totale di 2000 mq.

MONTE CIOCCI (VALLE AURELIA, MUNICIPIO XIV), l’arena avrà luogo dal 16 giugno al 31 luglio 2018. La richiesta per la concessione dell’area è stata protocollata al Municipio XIV il 20/12/2017*. L’evento si svolgerà in collaborazione con l’Ente Regionale di Roma Natura che ha già rilasciato il nulla osta necessario per lo svolgimento dell’attività. Proiezioni su schermo 10m x 6m (per una superficie totale di 204 mq) e 199 posti a sedere, rimossi ogni sera al termine degli spettacoli per consentire la fruizione del parco nelle ore diurne. Il sabato sera la programmazione prevederà maratone notturne fino all’alba di serie televisive storiche e di grandi saghe cinematografiche, sul modello inventato al Massenzio Di Nicolini.

CASALE DELLA CERVELLETTA (MUNICIPIO IV – TOR SAPIENZA), di Competenza Municipale, la manifestazione si svolgerà dal 9 giugno al 29 luglio 2018. La richiesta per la concessione dell’area è stata protocollata al Municipio IV il 21/12/2017*. L’evento si svolgerà in collaborazione con l’Ente Regionale di Roma Natura che ha già rilasciato il nulla osta necessario per lo svolgimento dell’attività. L’accesso all’area sarà garantito per un massimo di 1000 persone senza sedute: il pubblico sarà invitato a partecipare munito di plaid, coperte o cuscini. Con uno schermo 12m x 8m e una superficie totale di 204 mq, la programmazione prevedrà maratone notturne il sabato sera fino all’alba, come a Monte Ciocci.

*Per le aree di competenza Municipale fuori dalla Città Storica l’istruttoria della domanda protocollata dal Piccolo Cinema America si sarebbe dovuta concludere entro 30 giorni dalla presentazione della stessa. Ad oggi non è ancora pervenuta alcuna risposta pertanto, scaduti i termini e dato che in queste aree non è stato svolto alcun intervento culturale nei mesi di giugno e luglio degli anni passati, non sussistono motivazioni per un eventuale diniego.

L’arena di PIAZZA SAN COSIMATO ha raccolto nell’edizione del 2017 un pubblico di oltre 80.000 persone. Nel triennio ha registrato un totale di 200.000 spettatori, con una crescita del 142% dalla prima edizione, e ha ospitato personalità di calibro come il premio Oscar Asghar Farhadi e il regista franco-romeno Radu Mihaileanu. Insieme a loro numerosi registi, autori e maestranze del cinema italiano hanno aderito alla rassegna, arricchendola e animando costantemente il dibattito con il pubblico come Adelina Caligari, Agostino Ferrente, Alba Rohrwacher, Alessandro Borghi, Alessandro Roja, Alice Rohrwacher, Alessia Barela, Andrea Segre, Angela Fontana, Anna Bonaiuto, Anna Foglietta, Antonello Grimaldi, Antonio Catania, Ascanio Celestini, Babak Karimi, Barbora Bobulova, Bernardo Bertolucci, Blu Yoshimi, Bruno Bozzetto, Carlo Degli Esposti, Carlo Verdone, il cast di Braccialetti Rossi, Claudio Giovannesi, Claudio Santamaria, Cristiano Morroni, Daniele Gaglianone, Daniele Luchetti, Daniele Vicari, Daphne Scoccia, Dario Argento, Edoardo De Angelis, Edoardo Leo, Elio Germano, Emilio Lari, Ennio Morricone, Enzo D’Alò, Erminia Manfredi, Ernesto Assante, Ettore Scola, Ferzan Özpetek, Ficarra e Picone, Francesca Archibugi, Francesca Marciano, Francesco Bruni, Francesco Rosi, Gabriele Muccino, Gabriele Salvatores, Gianfranco Rosi, Gianluca Arcopinto, Gianluca De Serio, Gianni Amelio, Gianni Di Gregorio, Gino Castaldo, Giuliano Montaldo, Giuseppe Tornatore, Ivano De Matteo, Jacopo Olmo Antinori, Jasmine Trinca, Kasia Smutniak, Kim Rossi Stuart, Libero De Rienzo, Lorenzo Lavia, Luca Bigazzi , Luciano Tovoli, Luigi Fedele, Marianna Fontana, Mario Martone, Massimiliano De Serio, Massimo Wertmuller, Matilda De Angelis, Matteo Garrone, Matteo Rovere, Michele Cinque, Michele Vannucci, Mirko Frezza, Monica Guerritore, Nanni Moretti, Neri Marcorè, Maurizio Casagrande, Niccolò Ammaniti, Nicola Guaglione, Nicola Piovani, Paolo Buonvino, Paolo Genovese, Paolo Sorrentino, Paolo Virzì, Piero Li Donni, Pietro Sermonti, Regina Orioli, Renzo Arbore, Roan Johnson, Roberta Mattei, Roberto Benigni, Rocco Papaleo, Sandro Veronesi, Saverio Costanzo, Sergio Rubini, Silvia Scola, Silvio Montanaro, Stefania Sandrelli, Stefano Accorsi, Stefano Fresi, Sydney Sibilia, Tea Falco, Toni Servillo, Valentino Campitelli, Valeria Golino, Valerio Aprea, Valerio Ciriaci, Valerio Mastandrea, Valia Santella, Viktorija Larčenko, Volfango De Biasi e moltissimi altri.

«”Il lavoro di un “politico” è produttivo se è in sintonia con una domanda sociale esterna alla logica degli “apparati”, di quella che chiamerei la “miseria della politica”. (…) Per il pensiero dell’Estate Romana, la città non è qualche cosa da cui difendersi, magari da dominare sottomettendola all’impero “del politico”. La città è, ancora oggi, esperienza ed emozione: dunque, piuttosto che territorio da governare, fondamento, ragione di essere delle nostre costruzioni e dei nostri valori simbolici, uno dei quali, ma non l’unico possibile, è la politica».

Renato Nicolini (1991) – Estate Romana, 1976-85: un effimero lungo nove anni.

XIX – 151, XXIV – 196.

LA LETTERA DEI RAGAZZI DEL CINEMA AMERICA

A settembre, forti del lavoro svolto in Piazza San Cosimato, e curiosi di intraprendere nuove sfide, decidemmo di riprodurre il modello costruito a Trastevere nella periferia della città, così ci mettemmo a lavoro dividendo le energie tra la difesa del Cinema Troisi, Piazza San Cosimato e l’elaborazione di una nuova proposta per la nostra città.

Il Cinema Troisi, liberato dal groviglio burocratico in cui era stato riposto per lunghi anni d’abbandono, riaprirà il 31 ottobre 2018. Per quanto concerne, invece, l’edizione di San Cosimato 2018, in accordo con il Municipio I avevamo già previsto delle nuove misure: in primis l’allestimento di una parete del suono all’interno dello schermo cinematografico, al fine di diminuire del 60% il riverbero sulla piazza, poi, come promesso la scorsa estate, un investimento di circa 10.000 euro, finalizzato alla sostituzione delle luminarie e delle tende rotte del mercato fisso di Piazza San Cosimato. L’intervento, che sarà totalmente finanziato dal Piccolo Cinema America, si svolgerà a inizio marzo, come da accordi stipulati in data 15 gennaio tra noi ragazzi, gli operatori del mercato e le ditte fornitrici. Infine è stata nostra premura, in previsione di qualunque prossima manifestazione, qualificare in questi mesi i soci, finanziandone la partecipazione ai corsi sia dei Vigili del Fuoco, per la classificazione di “Personale di sicurezza – Alto rischio”, che per il Primo Soccorso nei luoghi di lavoro.

Parallelamente a tutto ciò, dopo aver svolto un’attenta analisi sulla città, con l’intento di immaginare nuovi luoghi come San Cosimato, cercandoli fuori dai centri abitati e lontani da altri esercizi cinematografici cittadini attivi, all’aperto e non, e dopo aver studiato anche i progetti finanziati dal bando dell’Estate Romana e le conseguenti “aree beneficiarie”, decidemmo di procedere su tre diverse territori, oltre Trastevere: il Porto Turistico di Roma ad Ostia, il Casale della Cervelletta a Tor Sapienza ed il Monte Ciocci a Valle Aurelia.

Oggi, esausti e convinti di lasciare Piazza San Cosimato a chi, a nemmeno trenta giorni dall’elezioni, ha deciso di sottrarcela, proponiamo quindi un nuovo modello culturale e sociale di vivere la città che guardi al futuro, in positivo, con estrema voglia di crescere e di confrontarci con nuovi territori. Alla nostra culla di Trastevere ci legherà un sentimento di amore, stima e fiducia, ma non possiamo che far ricchezza di quell’esperienza e voltare pagina, perché Roma ha bisogno che le sue piazze vengano abitate, Roma ha bisogno di essere abitata e noi non ci sentiamo né in dovere, né in diritto di venire meno a questa richiesta che abbiamo già in passato saputo cogliere e soddisfare nei confronti di bambini, anziani, adulti e nostri coetanei, residenti o turisti che fossero.

Nella ricostruzione di Piazza San Cosimato abbiamo sempre tenuto da conto le parole dell’antropologo Franco La Cecla: “Non si abitano i luoghi, ma le relazioni”. La piazza è il cuore pulsante della città: se una città è viva è grazie alle sue piazze, se una città è sicura è grazie alle sue piazze, ma per avere belle piazze non possiamo semplicemente “scenderci” una tantum, piuttosto dobbiamo abitarle costantemente e costruirci relazioni, giorno dopo giorno. Le relazioni però, purtroppo per tutti noi, non si costruiscono a tavolino, né possono attendere di essere valutate da un bando: sono al contrario il frutto di un lungo lavoro, che coinvolge concretamente le persone, richiedendo tempo e impegno. Pertanto, è chiaro che un processo sui generis come quello che abbiamo avviato a San Cosimato, nato dal basso e realizzatosi sempre nella legalità, non possa esser gestito o “regolarizzato” dalla volontà politica di turno: crediamo al contrario che debba esser semplicemente promosso e valorizzato, al solo fine di renderlo sempre più virtuoso e libero di pensare e costruire.

Decidiamo, così, di diffondere il nostro modello di partecipazione, rivendicando ancora una volta che non abbiamo padroni, che non abbiamo bandiere, né tanto meno colore, rivendicando nuovamente la nostra autonomia culturale ed in particolare politica. I conflitti violenti come quelli di Tor Sapienza, Tiburtino III e di Ostia possono essere prevenuti dai tessuti sociali, da chi realmente vive quei territori, da chi li ama e dunque li protegge. Se c’è la piazza non c’è spazio per prevaricazioni e strumentalizzazioni, perché c’è un tessuto che sa difendersi, che sa replicare. Così per noi è stato, dentro e fuori il Cinema America o Piazza San Cosimato. Il nostro obiettivo è trasformare questi nuovi luoghi in punti di riferimento e ritrovo per tutti, e approdi e porti: è possibile farlo solo se ci sono i cittadini che li vivono, i turisti ed i passanti che li attraversano, le associazioni ed i commercianti che li curano. Come del resto è accaduto a Trastevere dal momento in cui, grazie all’arena, gli operatori del mercato hanno deciso, per la prima volta, di aprire i banchi fissi anche negli orari serali durante le proiezioni. Una volta vissuti, questi luoghi saranno sicuri perché abitati, partecipati e quindi liberi, e con loro tutta Roma.

L’obiettivo è ripartire e riproporre quel senso di comunità che avevamo costruito a Trastevere, dove a contare, ancora una volta, non dovrà essere il valore di un guadagno, ma di una relazione, dove a valere non sarà chi si fa forte sul timore degli altri, ma chi è in grado di ascoltarne le paure per trasformarle in una risorsa per tutti. L’obiettivo di una città non può essere l’interesse del singolo, ma il bene comune di tutti coloro i quali vivono la città e, dunque, della città stessa. Dimostrare, quindi, che un altro modello di partecipazione politica e sociale è ancora possibile, è prima di tutto necessario. Ed è fondato sull’idea di una cultura laica, perché frutto di scelte consapevoli, orizzontale perché costruita dal basso, nella piena parità di opportunità offerte a tutti, e solidale perché incentrata sulla responsabilità reciproca di chi è chiamato ad attivarsi per un disegno comune. O meglio, per una progettualità diffusa e condivisa, che consente al singolo di crescere all’interno della collettività, che contemporaneamente si sviluppa grazie ai contributi individuali.

Non abbiamo mai proiettato semplicemente film, né abbiamo mai semplicemente dato vita ad un’arena, né mai lavorato per riaprire semplicemente un cinema. Abbiamo, nella totale legalità, trovato e rivendicato il diritto di poter avere un dialogo alla pari tra operatori culturali, territori ed istituzioni. Purtroppo però questo diritto, spesso, viene riconosciuto solo in quanto concessione e noi, come sempre, continueremo a credere nei diritti e nei doveri.

Roma, 12 febbraio 2018

Valerio Carocci
Presidente ass. “Piccolo Cinema America”

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